Si conclude un anno molto difficile: ciò nonostante, come riferitoci nel corso dell’ultima trimestrale Area Campania, grazie alle capacità dei colleghi, non sono mancati i consueti risultati lusinghieri in tutti i comparti.
Ciò sarà assicurato solo se continuerà ad essere garantito quel clima di benessere e di attenzione che i lavoratori meritano.
Una lode particolare va riconosciuta a quei colleghi che anche durante la pandemia sono stati e continuano ad essere in prima linea, pur ponendoci il problema di coloro che rientreranno dopo un lungo periodo di smart working come, ad esempio, i lavoratori fragili il cui reinserimento dovrà essere adeguatamente salvaguardato. A tal proposito abbiamo chiesto e continueremo a chiedere l’effettività di una osmosi tra strutture centrali e rete filiali, che dia la possibilità concreta di un’alternanza tra lavoratori.
Nel contempo non abbiamo mancato di sottolineare le nostre perplessità su alcuni cronici vuoti di organico che mettono a rischio la qualità e la sicurezza del lavoro.
Allo stesso modo sollecitiamo l’evasione delle domande di trasferimento: non è possibile attenzionare le “lunghe permanenze” e poi dimenticarsi di colleghi che attendono da tempo l’accoglimento delle rispettive istanze in tema di mobilità.
Nella seconda parte dell’anno abbiamo poi assistito ad un aumento dei procedimenti disciplinari che molte volte sono oggettivamente dovuti a sovraccarichi di lavoro con conseguenti cali di attenzione.
Abbiamo poi chiesto una puntualizzazione in tema di sostituti dei direttori. Come condiviso dal tavolo aziendale in occasione dell’ultima trimestrale di Area, richiamiamo l’attenzione sulla vigente normativa che prescrive l’operatività del sostituto del direttore (autorizzazioni, ecc.) solo in caso di assenza del direttore per l’intera giornata e non quando ad esempio il direttore manchi solo in parte della giornata. È da intendersi ugualmente vietata la possibilità di autorizzazioni in caso di compresenza. Del resto, l’indennità di sostituzione è prevista solo in caso di assenza del direttore per l’intera giornata.
Una costante degli ultimi tempi rimane poi il fenomeno delle aggressioni in filiali (ben sette eventi segnalati, di cui sei di minacce e uno di insulti).
Il comune denominatore di tutti questi problemi è, come spesso avviene, la carenza di organico che andrebbe ripianato con maggiore sollecitudine a livello centrale.
Auspichiamo in definitiva un cambio di passo che porti nuova linfa al tessuto lavorativo in primis delle Filiali.
Lì, 28/12/2022
Il Coordinamento RRSSA UNISIN Area Campania