In occasione dell’incontro di Trimestrale del 28.11.2017, abbiamo chiesto alla Delegazione Aziendale chiarimenti in merito alle notizie circolate sulla stampa e alle persistenti e numerose “voci di corridoio” inerenti alle prossime operazioni di esternalizzazione di interi comparti di ISGS (IT e DRC), ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
Il fatto che sembrano essere venute meno le motivazioni e i presupposti che hanno determinato la costituzione di Intesa Sanpaolo Group Services, ovvero l’abrogazione dello speciale regime di esenzione dell’IVA per le prestazioni di servizi di carattere ausiliario rese nell’ambito dei Gruppi Bancari, fa legittimamente sorgere delle domande ed è poco credibile l’affermazione della Delegazione Aziendale che, sul tema, non si possa esprimere in quanto non è ancora stato presentato il nuovo piano industriale.
Riteniamo comunque opportuno ribadire che qualsivoglia riorganizzazione non potrà prescindere dalle tutele stabilite dall’art.6 dell’Accordo del 23 marzo 2009 tra Intesa Sanpaolo S.p.A e le Organizzazioni Sindacali che così recita: “tenuto conto delle motivazioni e dei presupposti che hanno determinato la costituzione di Intesa Sanpaolo Group Services, le parti si danno atto che, nel caso in cui si determinassero le condizioni per una qualsivoglia operazione societaria (conferimento, cessione, scorporo, etc.) riguardante, anche parzialmente ISGS, il personale interessato dall’eventuale operazione rientrerà anche giuridicamente in Intesa Sanpaolo”.
Per quanto riguarda la Direzione Recupero Crediti, abbiamo stigmatizzato la mancanza di risposte concrete alle nostre osservazioni fatte nel precedente incontro in merito al fatto che, nonostante le assunzioni in corso nella citata Direzione, nessuna risorsa sia stata assegnata alla piazza di Napoli, che pur ne ha fatto richiesta da tempo.
Altro tasto dolente, da noi ancora una volta rimarcato in maniera decisa, è il diverso atteggiamento che hanno le singole Direzioni in merito all’adozione dello smart working che crea, nei fatti, una discriminazione tra i colleghi per i quali la possibilità di ricorrere a questo strumento, introdotto per ottenere una migliore conciliazione dei tempi vita/lavoro, non è tanto legato a motivi oggettivamente riscontrabili quanto a valutazioni soggettive da parte dei responsabili delle strutture.
Abbiamo, inoltre, evidenziato alla Delegazione Aziendale l’importanza, per un’adeguata tutela della salute dei lavoratori, visti anche gli episodi verificatisi in altre sedi, di avere un presidio medico-infermieristico interno nelle strutture ISGS di via Marconi e via Toledo anche in presenza di presidi ospedalieri, peraltro, sovraffollati, nelle vicinanze.
Abbiamo ribadito, nuovamente, la centralità del Polo ISGS di Napoli e la necessità di un rafforzamento dello stesso con implementazione di attività e/o nuove lavorazioni e con l’incremento di risorse.
In considerazione di quanto precede, chiediamo alle Delegazioni Trattanti di essere vigili sulle sorti di ISGS e di far si che siano adottate soluzioni concordi in tema di conciliazione dei tempi di vita/lavoro.
Napoli, 5 dicembre 2017
LE SEGRETERIE RSA – FABI – FISAC – UILCA UNISIN
ISGS Napoli
