Si è tenuto martedì 6 novembre, congiuntamente per le Aree Roma e Lazio, l’ultimo incontro trimestrale del 2018, tra Organizzazioni Sindacali e Azienda, presenti con la Direzione Regionale, anche le funzioni delle Relazioni Industriali, del Personale e della Sicurezza.
Per esprimere il senso di disagio e insoddisfazione lasciato dall’incontro nel giudizio delle Organizzazioni Sindacali, basterebbe descrivere lo scenario “grottesco” in cui si è svolta la riunione, in quanto a causa dei lavori di ristrutturazione, non meglio precisati, che interessano il salone delle feste di Via del Corso, l’azienda ci ha ricevuti in una sala d’albergo.
E’ un fatto grave in relazione anche alle voci che abbiamo raccolto, qualora confermate, circa la destinazione del Salone ad uso riservato a lavori terminati. Ulteriore pessimo segnale da parte aziendale in quanto oltre a non essere riusciti a trovare su Roma altri locali interni idonei, ad oggi non è stata data nessuna comunicazione ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, come la legge prevede in merito a questi lavori di riorganizzazione degli spazi.
All’evidente imbarazzo, l’azienda ha fatto fronte prendendo l’impegno a trovare, per i prossimi incontri, una sistemazione consona all’interno dei propri immobili e in linea con quanto avviene in tutte le altre Aree. Nel caso in cui l’impegno non venisse onorato valuteremo l’opportunità di non partecipare alle prossime trimestrali.
Veniamo al resoconto dell’Incontro.
Il direttore Monceri, nell’illustrare i dati delle due Aree ha premesso che il naturale rallentamento dell’attività commerciale previsto, dato il contesto di grande incertezza in cui attualmente si trova il Paese, ha comunque permesso il raggiungimento a settembre di risultati che, in termini comparativi con le altre Direzioni Regionali, ha definito “lusinghieri” Ha affermato che si cerca di affrontare la situazione molto complessa, avendo cura delle difficoltà oggettive in cui si muovono le colleghe e i colleghi e concentrandosi soprattutto sulla clientela, sulla relazione e la vicinanza con essa senza dimenticare una puntuale attenzione agli sconfinamenti e all’importanza del prodotto tutela.
Nessun cenno ai risultati anzi, disponibilità a rivedere obiettivi e pratiche commerciali.
Ci auguriamo, abbiamo risposto al Direttore Regionale, che la stessa vicinanza e la medesima attenzione venga posta alle lavoratrici e ai lavoratori, che quotidianamente fronteggiano le mille difficoltà, facendo molta attenzione al modo in cui i propri “messaggi” attraversano i vari anelli della catena di comando arrivano (volutamente o meno) distorti da molti Direttori, di Area e di Filiale che continuano a richiedere prestazioni solo in termini di dati, con una mera e deprimente conta dei contatti e degli appuntamenti senza alcuna analisi (troppo difficile evidentemente per alcuni) del contesto.
Sui dati e sulle informazioni relative alle due Aree forniteci dalle funzioni del Personale, abbiamo innanzitutto richiamato l’Azienda ad una maggiore attenzione alle politiche di genere. Il dato fortemente sbilanciato a sfavore delle donne è del tutto ingiustificato, soprattutto se si fa riferimento ai gradi alti (QD3, QD4 e dirigenti), sull’assegnazione dei quali, temiamo, incidano maternità e part – time Relativamente al nuovo modello di servizio, che determinerà il passaggio di rapporti dal mondo imprese a quello retail e viceversa, l’azienda ci ha illustrato che verranno creati nuovi portafogli da inserire su Filiali Hub, prestando particolare attenzione nella riportafogliazione alla distanza tra la filiale di radicamento del conto della clientela interessata e la filiale dove sarà inserito il portafoglio.
Verrà creato su Roma un Nucleo Estero a supporto delle Filiali Imprese e di diverse Filiali Hub e introdotta la figura dello specialista estero che si occuperà solo di aspetti commerciali Confermato il passaggio in Intesa Sanpaolo dal 23 novembre prossimo della filiale Banco di Napoli di Montecitorio.
Si è sottolineato all’azienda come nonostante le dichiarazioni di grande attenzione ed importanza incentrate sul tema della Formazione, come elemento fondante della crescita personale e professionale, ci siano delle forzature nell’ambito della tempistica e metodologia di fruizione della stessa, che ricordiamo va eseguita strettamente negli orari di lavoro in Filiale e/o Ufficio, previa specifica pianificazione, oppure con gli appositi strumenti aziendali (tablet e/o pc portatile) a casa con le giornate dedicate per la formazione a distanza.
A tal proposito, in base alle nostre denunce, l’Azienda si è resa immediatamente disponibile a correggere i comportanti non consoni, che non permettono la giusta ed adeguata fruizione, specificando che effettuerà un ulteriore passaggio a tutti i vari responsabili di Filiali/Uffici, al fine di sottolineare l’importanza dell’argomento e facilitarne la fruibilità.
Permangono particolarmente critiche le situazioni vissute nelle filiali, causa carenze di personale, in particolare nelle provincie laziali. Nonostante le denunce delle OO.SS. ad oggi non abbiamo ricevuto risposte risolutive. A quanto comunicatoci da Sartori dovremmo attendere ancora, in primis le risultanze dell’applicazione del nuovo modello di servizio, poi la gestione dei nuovi assunti con contratto misto, in ultimo l’attuazione del Piano Industriale che prevede razionalizzazione delle Filiale da operarsi anche tramite chiusura delle stesse.
Interessanti i dati sullo smart-working, che attualmente vede coinvolte 134 persone tutte appartenenti alle strutture di Direzione di Area e così distribuite: 24 nei controlli, 17 nel CTPS, 40 nel Personale, 14 nel Pricing e 40 nei crediti. Nel mondo del Corporate invece il dato è Trimestrale “Fuori casa” incredibilmente nullo; questo prezioso strumento di conciliazione tempi di vita e di lavoro che nel resto d’Italia (Milano su tutti) funziona e molto bene, a Roma non decolla. Abbiamo richiesto all’Azienda di intervenire energicamente sui responsabili delle strutture Corporate presenti a Roma, particolarmente “affezionati” alle proprie colleghe e ai propri colleghi tanto da volerne la presenza continua, affinchè si uniformino, da subito, al resto del mondo Intesa Sanpaolo In merito alla prossima integrazione di ISGS in ISP, a domanda delle OO.SS , Relazioni Industriali ha affermato che non sono previste modifiche organizzative e/o relative ricadute sulle lavorazioni per la piazza di Roma.
Infine, per la sede di via Lamaro 25, abbiamo chiesto una verifica strutturale degli infissi del palazzo a seguito degli ultimi avvenimenti (caduta di un vetro del quarto piano) e sollecitato l’effettuazione della prova di evacuazione che avverrà al termine dei lavori.
In conclusione, nonostante le OO.SS siano disponibili al dialogo con la azienda per dare soluzioni possibili ai molteplici problemi di tutte le lavoratrici e i lavoratori, le risposte ricevute sui problemi segnalati, quando ci sono state, sono state sporadiche e raramente risolutive.
Abbiamo chiesto ancora una volta un cambio di passo per migliorare il benessere individuale ed in genere il clima aziendale; tuttavia nonostante la rappresentazione dei comportamenti di taluni Responsabili di Filiale o di Area non conforme a quanto previsto dagli accordi nazionale e aziendale sulle politiche commerciali, le risposte da parte aziendale sono state vaghe mentre gli atteggiamenti dei segnalati sono cambiati solo in parte.
Le assemblee, che stiamo svolgendo capillarmente nel territorio sul contratto di secondo livello, stanno dando ampio spazio alla voce delle lavoratrici e dei lavoratori che si dichiarano sempre più vessati, oppressi e mortificati nell’esercizio della propria professionalità da continue richieste di dati e numeri e di applicazione pedissequa del metodo commerciale, in maniera maniacale e indipendente dalle quotidiane condizioni di lavoro rese sempre più disagiate da carenze di organico nella rete, procedure informatiche mal funzionanti, continue richieste di assunzione di responsabilità personali in sostituzione di vuoti organizzativi. Al termine di questo ciclo di assemblee, nel mese di Dicembre in prossimità della scadenza del Contratto Nazionale prevista per fine anno, le OO.SS. si riuniranno per avviare le iniziative necessarie per migliorare il clima aziendale e restituire ai lavoratori le condizioni di benessere necessarie per il buon espletamento del proprio lavoro.