La falcri ha evidenziato in ogni occasione (ai tavoli negoziali ma anche nel corso dei numerosi incontri svoltisi con i vari manager della banca), denunciandole e chiedendone la cessazione, come le c.d. “pressioni commerciali” nei confronti dei dipendenti stessero assumendo i veri e propri connotati della patologia, raggiungendo livelli di vessazione ormai insopportabili per frequenza e insistenza. anziché ridurre tali pressioni, siamo ora arrivati alla reportistica quotidiana sull’attività dei gestori delle filiali: a questo punto ci chiediamo quale possa essere l’ulteriore “evoluzione” di questo metodo opprimente di controllo sull’operato dei dipendenti. riteniamo che questa banca, i cui vertici non perdono mai l’occasione, nelle apparizioni pubbliche, di sottolineare che la “responsabilità sociale” e l’ ”etica” rappresentano i valori di riferimento di ogni scelta operata, non possa poi nei fatti disattendere così clamorosamente quanto sostenuto a parole. la falcri pertanto chiede a codesta azienda di porre fine immediatamente ai comportamenti denunciati, riservandosi di assumere le eventuali iniziative più opportune qualora tali comportamenti perdurassero. la segreteria aziendale milano, 15 dicembre 2010