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RSA EMILIA-ROMAGNA, MARCHE, ABRUZZO E MOLISE – EGREGIO CEO, PER CONOSCERE OGGI IL “CLIMA” IN BANCA DEI TERRITORI NON OCCORRE “INDAGINE”

Ieri è arrivata la mail del CEO, Carlo Messina, che invita tutti i colleghi a compilare il questionario circa l’annuale analisi di clima. Anche questa, come il famigerato barometro di cui conosciamo gli effetti distorsivi, “anonima”, in modo da poter “esprimere i tuoi giudizi in assoluta libertà”.
Ci ricorda nella premessa i cambiamenti che abbiamo affrontato e i successi raggiunti grazie al contributo di tutti:

“negli ultimi anni abbiamo vissuto fondamentali cambiamenti, dal nuovo Modello di Servizio alla nuova Governance; grazie anche al tuo contributo, abbiamo potuto realizzare il piano d’Impresa e, superando con successo gli stress test, abbiamo reso la Banca una eccellenza del nostro Paese con una salda reputazione anche a livello internazionale.”

Forse ELLA davvero non sa qual’ è il “clima” in cui vivono e lavorano le colleghe e colleghi di Banca dei Territori, in particolare della Direzione Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Molise?

Dobbiamo credere che ELLA ignori la tiranneggiante quotidianità che ancora impera in questi territori e, visto quanto si legge, anche in altre Direzioni?

Dobbiamo pensare che ELLA non colga ancora la crescente distanza che – per raggiungere i risultati attesi – si sta producendo tra i valori identitari del Gruppo, con particolare riguardo alla dignità della persona, e la pratica comportamentale e commerciale imposta alla filiera?

Legittimo e produttivo sarebbe stato inserire nel questionario “anonimo” domande, e relative dieci risposte, in merito a eccessive pressioni commerciali, a sguaiate e maleducate sollecitazioni per il raggiungimento di budget di prodotto e quanto tutto ciò influisca (negativamente) sulla motivazione e condizione psichica dei colleghi.

Da oltre un anno stiamo costantemente denunciando nelle trimestrali e nei volantini
pressioni commerciali indebite sui colleghi, modi e toni inaccettabili che hanno
prodotto e che ancora determinano, pur con qualche attenuazione, un clima
pessimo.

Abbiamo inviato a iosegnalo@intesasanpaolo.com alcune significative segnalazioni di comportamenti intollerabili con l’auspicio che queste consentissero di aprire su questo tema una profonda riflessione; abbiamo richiesto un confronto a livello di Gruppo per affrontare la questione del “clima e delle politiche commerciali”.

Rimanendo in tema, “dulcis in fundo”, ci mettiamo anche l’indagine della trasmissione Report riguardante il nostro Gruppo che ha coinvolto in termini reputazionali tutto il personale dell’azienda che, invece, quotidianamente mette la propria persona in gioco in condizioni di lavoro sempre meno sostenibili.

Egregio CEO, in questa particolare circostanza, riteniamo che la collaborazione più autentica e sincera, sia quella di soprassedere al questionario.

I PROBLEMI LI ABBIAMO PIU’ VOLTE EVIDENZIATI AI TAVOLI SINDACALI: E’ GIUNTA L’ORA DI AFFRONTARLI CON PERENTORIETA’ PER RITROVARE L’EQUILIBRIO PRODUTTIVO UTILE A CREARE DAVVERO UNA CRESCITA REALMENTE SOSTENIBILE, UNICA SPERANZA E GARANZIA PER IL FUTURO DI QUESTO GRUPPO!

Bologna, 19 ottobre 2016
Coordinamenti Direzione Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Molise
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Uilca/Uil – Unisin

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