Oggi l’Istituto Nazionale di Statistica ha diffuso i dati sulle richieste di supporto finanziario da parte degli italiani in età compresa tra i 18 ed i 74 anni e i risultati che vengono evidenziati dovrebbero far riflettere sul fatto che ancora il sistema bancario continua a non essere attore principale e/o di riferimento di tali necessità”, afferma Emilio Contrasto, Segretario Generale di UNISIN/Confsal.
“Dal report odierno – prosegue Contrasto – emerge, infatti, che su una platea di ben 9.761.931 nostri concittadini che si ritrovano, per un motivo o per un altro, in condizioni di richiedere supporto finanziario, solo poco più di 3 milioni hanno trovato risposta o preferito rivolgersi ai canali bancari. Il canale preferito per ottenere un prestito rimane la famiglia con oltre 5 milioni e trecento mila persone e per ragioni anche non solo economiche, atteso che lo studio evidenzia che in questa fascia circa il 7,5% ha comunque dovuto corrispondere un tasso di interesse ai familiari che hanno concesso il finanziamento”.
Prosegue il Segretario Generale di UNISIN/Confsal: “Il report, collegato anche alla riduzione generale del valore e del numero dei finanziamenti concessi dal sistema bancario negli ultimi anni, soprattutto a breve ma anche a medio/lungo termine, deve far riflettere sia sull’ammontare dei tassi richiesti alla clientela, finalmente in calo almeno sui mutui dopo anni di continui rialzi, ma anche sulla necessità di prevedere specifici strumenti in grado di rispondere alle necessità delle fasce più deboli e meno protette come i giovani ed i lavoratori precari”.
“Il ricorso al credito – conclude Contrasto – resta una leva fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico dei territori. È necessario che tutti gli attori istituzionalmente preposti a tale essenziale strumento operino per garantire le migliori soluzioni in grado di supportare, sia in termini di facilità/rapidità di concessione che economici, tutti i richiedenti che non presentino elementi di rischiosità patologici”.
Roma, 15 gennaio 2025
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