Con l’approvazione della legge di previsione di Bilancio 2021 è stata prorogata la possibilità, per le sole donne, di accedere alla pensione utilizzando la c.d. “Opzione Donna”.
Ricordiamo che questa forma di pensionamento è stata introdotta in via sperimentale nel 2004 (!) e poi prorogata più volte.
REQUISITI – Per le lavoratrici dipendenti i requisiti necessari per avvalersi di questa forma pensionistica – da perfezionare entro il 31 dicembre 2020 – sono 58 anni di età anagrafica (almeno) e 35 anni di contribuzione (almeno).
Le lavoratrici che abbiano perfezionato i requisiti entro il 31 dicembre 2020 potranno chiedere di esercitare il diritto al pensionamento in qualsiasi momento, anche dopo tale data (di fatto si “cristallizza” il diritto).
FINESTRA MOBILE – Il pagamento del primo rateo pensionistico avverrà decorsi 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti.
SPERANZA DI VITA – Al requisito anagrafico non devono essere applicati gli adeguamenti riguardanti la “speranza di vita”.
CALCOLO ASSEGNO – È fondamentale tener presente che il calcolo dell’assegno pensionistico sarà effettuato esclusivamente con il metodo CONTRIBUTIVO, altamente penalizzante rispetto al metodo misto.
CONTRIBUZIONE – Sono validi tutti i periodi coperti da contribuzione accreditati a qualsiasi titolo (obbligatori, ricongiunzione, volontari, figurativi, riscatto, compreso il “riscatto laurea light”).
Sono esclusi i contributi accreditati per malattia e per disoccupazione.
Ai fini del calcolo, inoltre, non si applicano i benefici previsti per l’accredito figurativo di alcuni periodi relativi all’assistenza e all’educazione dei figli fino al sesto anno d’età.
In caso di contribuzione in gestioni diverse (obbligatoria e separata) è necessario ricorrere alla “ricongiunzione”, essendo esclusa la possibilità di utilizzare il “cumulo”.
28 gennaio 2021
LIBERO UNISIN – FALCRI SILCEA SINFUB