– Contatti con i clienti
– 5 O 6 appuntamenti al giorno nei tre giorni successivi (dipende dal numero di gestori) part time e legge 104 compresi
– liste prioritarie
– prodotti di tutela
– successi
– formazione
– attività amministrative
– rispetto della Mifid 2 (optional per alcuni?)
– gestione delle telefonate
– lync
Queste sono solo alcune delle “richieste” o “esortazioni” aziendali alle quali i colleghi delle filiali (e non solo) devono rispondere.
Ognuna di queste equivale ad un sassolino da mettere nello zaino, ognuna, se presa singolarmente, si può eseguire senza grandi problemi…
Il problema è che queste attività vengono richieste tutte assieme e spesso con molteplici “priorità” che cambiano di giorno in giorno…
Tutti questi “sassolini” rendono lo zaino pesantissimo da portare per i colleghi, ed alla fine la schiena si piega o si spezza.
Sottilineiamo che gli orari e le durate delle lync stanno diventando sempre più pressanti e continui, nonostante le indicazioni del Responsabile della BDT Barrese oltre che del Direttore Regionale Monceri.
Whatsapp ormai diventata la chat da usare fuori orario.
Ultimamente poi stiamo assistendo ad una vera e propria escalation di controlli sulle agende dei colleghi, come se fosse l’unica cosa importante, qualche responsabile è arrivato a dirlo, “fosse più importante l’applicazione del metodo commerciale rispetto al conto economico ed ai ricavi”.
Se poi perfino il Direttore Regionale, di fronte ai colleghi in riunione plenaria, arriva a dire che lui non vuole fare “l’agendologo”, poi però nel consueto giro di filiali delle varie Regioni le controlla allora siamo di fronte ad un controllo veramente asfissiante.
Ma in che condizioni stiamo lavorando?
Organici ridotti all’osso:
La situazione degli organici, specie nelle aree nord orientali dell’Isola è drammatica da anni.
Siamo stufi di denunciarlo, i colleghi sono stufi di subire queste condizioni di lavoro ingiuste ed a volte perfino indecorose.
Abbiamo avuto casi in cui filiali da 12 persone hanno aperto con soli 4 colleghi, costretti a far fronte all’emergenza continuamente.
Nelle località turistiche in seguito al pensionamento di colleghi operatori di cassa l’Azienda non ha provveduto alla sostituzione.
Il risultato è stato una estate da incubo per gli addetti alla cassa (e ovviamente per i colleghi di filiale che hanno dovuto supportarli), costretti ad esempio a lavorare da soli in filiali dove fino al giorno prima si lavorava in 2…
Si parla di località turistiche dove il lavoro estivo cresce a livelli esponenziali!
Ovviamente nessuno sconto sulle “molteplici priorità” è stato fatto considerando le condizioni di lavoro a volte massacranti in cui i lavoratori si trovano.
Rileviamo anche attraverso il prezioso contributo dei rappresentanti per la sicurezza (RLS) che puntualmente stanno segnalando quanto di dovere agli uffici preposti, che le condizioni nei luoghi di lavoro stanno peggiorando su tutta una serie di aspetti. La logistica prevista nella sede di Viale Bonaria (cui dedicheremo un documento di maggior dettaglio in un secondo momento) così come prospettata agli RLS non riscontra in maniera più totale il nostro gradimento. Il sovraffollamento delle stanze comporterà tutta una serie di immaginabili e prevedibili inconvenienti e da un senso di poca attenzione sia ai colleghi che alla clientela.
Rischi professionali:
La spinta commerciale, in particolare sui prodotti di tutela, è impressionante.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo, non pago dei risultati eccezionali conseguiti nel precedente piano industriale si è posto obbiettivi di incremento esponenziale dei ricavi oltremodo “sfidanti”.
I colleghi spesso non fanno a tempo a seguire la parte amministrativa delle pratiche, oppure rischiano (seguendo le richieste ed indicazioni di vendita dei prodotti “in campagna”) di non poter ottemperare ai vincoli della normativa Mifid 2.
Noi teniamo alla tutela dei colleghi!
I lavoratori non devono correre rischi professionali di nessun genere, specie quelli che derivano dall’applicazione delle politiche commerciali aziendali.
Il 14 novembre incontreremo l’Azienda.
Sulla base di quanto scritto finora, durante il previsto incontro trimestrale chiederemo con forza:
Nuove assunzioni nell’Isola!
Siamo un area in grave crisi economica e occupazionale, l’Azienda si ricordi che gli accordi firmati prevedono assunzioni nelle aree disagiate…
A parte le categorie protette ed i familiari di ex colleghi, non si assumono giovani dal 2009!!
Ricordiamo a tutti che siamo l’unica regione che non ha avuto nessun nuovo ingresso dalla fusione con i gruppi delle Banche Venete.
Il potenziamento della Filiale On Line di Cagliari, oramai sempre più ridimensionata mentre altrove si assume e si aprono nuove FOL.
L’allentamento delle pressioni sulla base delle linee guida concordate con la Direzione Regionale ed in sede di conciliazione a Milano nel dicembre scorso.
Riprenderemo la consultazione assembleare per avere il mandato dei lavoratori, noi su organici e pressioni siamo pronti a riprendere il percorso verso la mobilitazione.