LECOIP Leverage Employee Co-Investiment Plan
La Banca d’Italia non ha ancora emesso il necessario nulla osta all’ operazione di aumento di capitale per l’attivazione del piano di azionariato diffuso denominato “LECOIP”. Le attese aziendali guardano al prossimo 15 luglio come data del pronunciamento della Banca d’Italia, al quale seguirà la delibera del Consiglio di Gestione della Capogruppo.
Solo dopo tali passaggi sarà possibile attivare la procedura “on line” presso i Dipendenti per la raccolta delle adesioni.
Nell’ occasione l’Azienda ha precisato che l’assegnazione gratuita di azioni per un controvalore di € 920,00 avverrà anche in caso di “silenzio” da parte del collega. Esiste tuttavia l’obbligo di comunicare il numero di Deposito Amministrato Titoli, attraverso l’apposita procedura che sarà attiva fino alla fine di agosto p.v.
Su nostra richiesta, è stato precisato che potrà essere utilizzato eventualmente anche un Deposito Amministrato cointestato con il Dipendente.
Entro la fine di settembre, invece, dovrà essere esplicitata la scelta di adesione al cd Piano di Investimento LECOIP per effetto del quale saranno assegnate agli interessati azioni gratuite aggiuntive e l’emissione a sconto di ulteriori azioni, sulla base della leva di riferimento.
Non appena tutti i dettagli saranno definiti verrà illustrata l’operazione nella sua interezza e Vi terremo opportunamente informati.
E’ infine emerso un elemento “non di poco conto”, che deve essere ben valutato da ogni Collega prima di prendere le decisioni del caso: trattasi degli aspetti fiscali connessi al piano.
I controvalori dell’operazione, infatti, costituiranno incremento del reddito imponibile per l’anno 2014 (CUD 2015), questo potrebbe comportare rilevanti aggravi per i Colleghi. Basti pensare – per esempio – a quanti utilizzano il modello ISEE per l’iscrizione dei figli ad sili/scuole/università, oppure posseggono redditi che
scontano l’aliquota marginale che potrebbe risultare incrementata, che percepiscono assegni familiari che – come noto – vengono influenzati nell’ erogazione e nell importo dal reddito totale percepito, oppure percepiscono pensione/rendite collegate e influenzate dal reddito in questione.
Abbiamo quindi chiesto all’Azienda che pubblichi al più presto a beneficio dei colleghi un approfondito “studio fiscale”, che possa adeguatamente chiarire e supportare gli stessi per una scelta consapevole.
Anche questi importanti aspetti – non emersi in fase di trattativa – confermano e rafforzano la nostra convinzione di non poter condividere accordi non chiari ed operazioni “al buio”.
Infatti solo la conoscenza di ogni aspetto degli accordi proposti permette alle parti stipulanti di decidere con cognizione di causa e – se del caso – modificare i contenuti a beneficio dei Lavoratori, cosa del tutto impossibile con “firme su percorsi di massima”.
Prevenzione cardiovascolare
Il Direttore ed il Presidente del Comitato Scientifico del Fondo Sanitario Integrativo di Gruppo hanno presentato alle Fonti Istitutive il progetto di Prevenzione che sarà avviato nel 2015 a totale carico del Fondo Sanitario.
Il Comitato Scientifico, costituito nello scorso mese di marzo e composto da eminenti Consulenti Sanitari e Consiglieri di Amministrazione del Fondo, tra i quali anche un consigliere UNISIN, ha individuato l’ambito cardiovascolare come il più adeguato a beneficiare di una efficace campagna di prevenzione.
Le malattie cardiovascolari costituiscono le principali cause di malattia, invalidità e morte tra la popolazione, unitamente alle patologie oncologiche. Mentre quest’ultime beneficiano già di numerose campagne di sensibilizzazione e prevenzione – anche a carico della sanità pubblica – così non è per le malattie cardiovascolari, eppure i dati rassegnati sconcertano:
– un terzo della popolazione a rischio di tali malattie non ne ha consapevolezza,
– è purtroppo alto il numero di persone che, interessate da tale evento, riporta una disabilità cognitiva importante,
– la prevenzione in questo campo è molto efficace: può portare ad una totale regressione della patologia, alla cura di altre patologie annoverate tra le “malattie precursori” dell’evento patologico cardiovascolare, può salvare – nel prossimo decennio – la vita di una persona ogni quattro.
La campagna di prevenzione – che dovrà essere deliberata dal Consiglio di Amministrazione del Fondo – prenderà avvio da un questionario totalmente volontario ed anonimo – in fase di preparazione – che interesserà tutti gli iscritti al Fondo Sanitario di età compresa tra i 40 ed i 60 anni, nonché i loro familiari.
Alle persone che risulteranno a rischio sarà data la possibilità di usufruire di un “pacchetto prevenzione” a totale carico del Fondo Sanitario, costituito da analisi del sangue, elettrocardiogramma da sforzo, visita medica e valutazione specialistica. Vi terremo ovviamente informati sul prosieguo dei lavori.
I.S. Private Banking/Fideuram
L’Azienda ha smentito le voci che stanno circolando nel Gruppo su una possibile fusione tra Fideuram ed Intesa Sanpaolo Private Banking, le società che seguono la clientela Private. E’ stata invece confermata – così come previsto dal piano industriale recentemente approvato – la costituzione di un unico “Polo Finanziario” a presidio del segmento di competenza.
LA DELEGAZIONE TRATTANTE UNISIN DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO
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