Esistono due versioni diverse del Nuovo Modello di Servizio e riorganizzazione della nostra Azienda: quella efficiente, accattivante e coinvolgente descritta sulla carta, accompagnata da slogan del tipo “insieme per la crescita”, e date fatidiche – definite addirittura “timeline” e “deadline” – come il 19 gennaio 2015, destinate a segnare una svolta probabilmente senza ritorno nella nostra storia e nel nostro modo di fare banca, se non altro per i numeri coinvolti, veramente “di massa”.
Poi c’è l’altra realtà, quella reale fatta di Persone in carne ed ossa, Dipendenti e Clienti che in questo Nuovo Modello giocano un ruolo fondamentale e che – in teoria – dovrebbero essere coinvolti con tutta l’attenzione e tutto il rispetto, indispensabili per decretare la condivisione ed il successo del piano.
La realtà – purtroppo – ci consegna una situazione che francamente avevamo sperato potesse non appartenere anche a questa nuova dirigenza, alla quale avevamo dato credito, senza pregiudizio, auspicando che volesse davvero evitare gli errori dei predecessori e cambiare veramente passo.
Invece, alla data del fatidico “decollo” o “varo” che dir si voglia:
- sono stati disposti trasferimenti di massa in molti casi, senza il rispetto dei tempi di preavviso (ribadiamo che le regole ci sono e vanno rispettate), con l’aggravante che i Colleghi sono messi anche nell’impossibilità di effettuare corretti ed indispensabili passaggi di consegne;
- un numero considerevole di Direttori di filiali Retail sono costretti ad assumersi la responsabilità di reggere “ad interim” anche filiali limitrofe, per un tempo indefinito e proprio in un momento così delicato;
- le nuove assegnazioni rendono a molti Colleghe e Colleghi part time praticamente impossibile conciliare l’attività lavorativa con le esigenze di cura familiare, bisogni per i quali avevanochiesto di lavorare proprio con questa tipologia di contratto;
- tanti Colleghi si sono visti assegnare ruoli che comportano demansionamenti “di fatto” e proiettati quindi “verso il nulla”;
- altri – invece – hanno ricevuto mansioni ad elevato contenuto di professionalità e responsabilità senza però l’assegnazione del corrispondente ruolo e grado;
- tutti dovranno essere operativi da subito, mentre non si parla di formazione correlata, concreta e reale e soprattutto preventiva.
In un quadro così desolante, un’unica certezza: le pressioni commerciali esasperate!
Quelle purtroppo continuano, nonostante denunce, smentite e veti.
Sempre in tema di pressioni commerciali e misurazione dei dati, stigmatizziamo come la verifica dei risultati dopo il primo trimestre di attività rischi di diventare una “spada di Damocle” sulla testa sia di tutti quegli incolpevoli Colleghi assegnati a filiali Retail, alle quali sono stati sottratti sostanziosi rapporti trasferiti a filiali di altro tipo, sia alle filiali Personal da subito “caricate” da elevatissimi dati di budget: sarebbe inaccettabile che venisse fatto pagare ai primi il conto della prevedibile inadeguata redditività ed agli altri il mancato raggiungimento dei “sorprendenti” risultati attesi!
In mezzo a tutto questo i Clienti, sottoposti all’ennesimo stravolgimento e a nuove pressioni perché diventino più multicanale, perché acquistino quei prodotti più redditizi per la Banca.
E’ pertanto elevato e concreto il rischio che molti se ne potrebbero andare, infastiditi, stanchi, consapevoli di essere dotati di libero arbitrio e del fatto che la Banca deve essere al loro servizio e non il contrario.
Prendiamo atto che l’Azienda non ha voluto adottare una metodologia di realizzazione del progetto rispettosa delle giuste esigenze e bisogni delle Persone coinvolte, e non ha voluto ascoltare le molte perplessità ed i suggerimenti espressi per tempo e a più riprese in proposito da tutte le Organizzazione Sindacali.
Invitiamo i Colleghi a continuare a segnalare senza indugio criticità e problemi ai nostri referenti sul territorio.
L’Azienda ponga mano senza attendere oltre a tutte le problematiche evidenziate, mettendo il Personale nelle condizioni di svolgere il proprio indispensabile ruolo con serenità ed efficienza, senza costringerlo a sopperire – tra l’altro per l’ennesima volta – a carenze organizzative e strutturali.
Fino a quel momento nessun errore o disguido potrà essere attribuito al Personale che – suo malgrado – si trova coinvolto in una situazione tanto grave.
Negli opuscoletti preventivamente confezionati dall’Azienda a supporto del Nuovo Modello si preannuncia tra l’altro l’adozione di un “Barometro di Filiale”: ebbene, al momento il “barometro” delle nostre filiali segna decisamente “tempesta”, il rischio di perdere molti passeggeri e demotivare l’equipaggio è forte, ed è esclusiva responsabilità della plancia di comando portare la corazzata in acque più tranquille!
LE SEGRETERIE AZIENDALI
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