Con questo inciso – che riprende in parte una nota pubblicità – intendiamo, ancora una volta, portare l’attenzione degli alti vertici sulle condizioni di lavoro in ISP, rese ancora più pesanti dall’emergenza Covid19.
Ci permettiamo quindi di evidenziare e ribadire, ancora una volta, quanto segue:
- evitare di invitare i clienti in filiale nelle zone rosse per operazioni non necessarie e/o differibili;
- non richiedere dati su vendite, contatti, collocamenti, polizze, partecipazione clienti a webinar. Gli strumenti informativi sono inseriti nelle piattaforme aziendali, è previsto che si utilizzino. Lo si faccia e non si vada a reiterare di persona ulteriori richieste dati, anche con chat, mail, altro ancora: è inopportuno, frustrante e deleterio per il clima;
- creare ambienti di lavoro con spazi idonei per i distanziamenti e la riservatezza. Questo significa porre attenzione alla salute e alla qualità dell’accoglienza che si offre alla clientela;
- riconoscere percorsi professionali adeguati e trasparenti, che valorizzino l’evoluzione delle professionalità nel tempo. Ciò si traduce anche nel riconoscere e valorizzare le competenze interne, di chi conosce e vive questo lavoro, le problematiche annesse e le sue potenzialità: non abbiamo bisogno di costosi consulenti esterni, avulsi dal contesto finanziario e operativo, che vengano a dire come dobbiamo organizzarci. Vuol dire riconoscere il grado di QD ai gestori imprese ed exclusive, a chi rappresenta l’azienda interfacciandosi con professionisti, manager, imprenditori. Creare i percorsi professionali agli specialisti della rete, all’interno delle FOL, nelle strutture di Governance anche distaccate, rendere trasparenti i criteri che determinano la complessità delle filiali, modificare l’attuale sistema di gestione delle trasferte che è rigido e penalizzante…;
- riconoscere VAP adeguati a tutti i lavoratori del gruppo, con equità, riducendo i divari esistenti fra le figure apicali e tutti gli E’ un atto dovuto: di coscienza, di attenzione, di giustizia e lungimiranza. In altri settori “essenziali” vengono riconosciute diverse migliaia di euro di VAP: qui si parla di qualche centinaio fra PVR base e aggiuntivo… si commenta da sé;
- le ristrutturazioni, i “modelli” che dai vertici vengono “messi a terra” su tutto il territorio nazionale richiedono adattamenti a contesti e criticità/potenzialità delle singole aree. Per questo le Relazioni Industriali decentrate devono diventare un luogo in cui si tratta veramente di condizioni di lavoro, organici, ambienti di lavoro, part-time, orari…
I colleghi sono ogni giorno più demotivati e demoralizzati da un sistema di richieste continue, insaziabile, dalle priorità delle priorità, dalla consapevolezza che non basta mai, dall’impossibilità di dare risposte serie a richieste poco serie, in ragione degli organici e delle continue ristrutturazioni. Sono esterrefatti, chi non avrà più un portafoglio e chi ne avrà uno di dimensioni epiche, a chi è proposta, con poca chiarezza, la FOL, chi è costretto ad ascoltare dal superiore “senza tutela non proponete neanche le operazioni” (cosa assolutamente vietata in quanto contraria alle disposizioni normative sulla vendita abbinata).
Per quanto sopra esposto e altro ancora, siamo disposti ad intraprendere le iniziative necessarie e opportune qualora perdurasse questa situazione e questo “modello”, che antepone i numeri al rispetto e alla valorizzazione concreta di tutte le persone che lavorano per questo Gruppo.
I Coordinatori e le RSA dell’Area Piemonte Nord e Valle D’Aosta
Novara, 09 aprile 2021
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