Portiamo a vostra conoscenza un articolo, pubblicato nei giorni scorsi sul quotidiano il messaggero, redatto da un collega il cui cognome volutamente abbiamo preferito non rendere noto. sembrerebbe una “disavventura” che può essere successa solo al “vicino della porta accanto” ma che non ci deve lasciare indifferenti perché anche qualcuno di noi potrebbe non essere immune e potrebbe riconoscersi nella medesima situazione
la circostanza riguarda potenzialmente quei lavoratori che hanno, seppur volontariamente, usufruito di un prepensionamento assistito dal beneficio di un accompagnamento alla pensione da parte dell’inps. durante il periodo di fruizione di questo accompagnamento è successo che, a seguito di un intervento legislativo, la maturazione delle c.d. “finestre” ha subito uno slittamento in avanti posticipando di fatto il diritto a riscuotere la pensione. e qui sono nati i problemi per maurizio ed altri lavoratori che si sono visti sospendere l’accompagnamento pur in assenza della pensione. questa vicenda avrà un lieto fine perché il lavoratore in questione dovrebbe essere protetto da una formulazione dell’accordo aziendale dell’epoca che prevedeva delle garanzie in caso di eventuali modifiche durante il percorso di avvicinamento alla pensione, però – nel frattempo – il malaugurato “esodato” si è trovato senza “sostentamento” e dimenticato da chi, invece, avrebbe dovuto farsi carico di risolvere tempestivamente la questione. noi ci siamo attivati nelle sedi opportune perché si raggiunga una pronta soluzione a questa dolorosa vicenda. consci del problema, durante la recente trattativa sugli esuberi di intesa sanpaolo abbiamo sollevato, inascoltati, la questione; la storia di maurizio è la prova tangibile di quanto sarebbe stato lungimirante e prudenziale inserire una specifica clausola di garanzia in proposito. la nostra preoccupazione non si ferma a questo episodio, ma guarda ancora più avanti e vuole attirare l’attenzione di tutti gli attori che hanno svolto un ruolo nella sottoscrizione dell’ultimo accordo, unitamente a quei colleghi che stanno per affrontare il rischio di un simile percorso senza le necessarie garanzie. maurizio è solo un esempio tra i tanti e comunque, essendo un soggetto iperattivo, ha scritto alle organizzazioni sindacali, ai giornali e la prossima mossa – ci riferisce – sarà la partecipazione ad un programma televisivo di grande audience. ma tutti gli altri hanno invece bisogno di tutele. rinnoviamo quindi con determinazione una precisa richiesta all’azienda affinchè si attivi prontamente ed efficacemente per risolvere queste anomalie e “responsabilmente” assuma – ma non dovrebbero farlo anche le altre oo. ss. firmatarie dell’accordo? – un qualunque impegno, nell’ipotesi di eventuali future ulteriori modifiche ai requisiti di accesso alla pensione, sottoscrivendo una “clausola di salvaguardia” esigibile per quei colleghi che potrebbero essere coinvolti milano, 5 ottobre 2011 scarica in allegato l’articolo