Fa senz’ altro piacere riscontrare l’attenzione del Management al risultato relativo all’ indagine sul clima aziendale.
Dobbiamo però segnalare che ben il 60% dei lavoratori che hanno risposto si sono dichiarati scontenti ed a questi andrebbero aggiunti i colleghi, e sono tanti, che non hanno ritenuto neppure di partecipare al sondaggio in quanto convinti che fosse inutile rispondere. Altrettanto piacere abbiamo avuto nell’apprendere che uno degli obbiettivi strategici del piano industriale in corso di definizione, sarà appunto quello di invertire questa tendenza (finalmente
!!).
Se nel Gruppo le cose, non cambieranno al più presto, la sfiducia si trasformerà sicuramente in aperta contestazione (o peggio ancora …. nel passaggio ad altre banche altrettanto prestigiose) considerato che:
- I colleghi tutti ripetutamente ci segnalano continue ed asfissianti pressioni alla vendita, esternate non solo verbalmente ma addirittura con sfrontate e reiterate mail dai toni che – in alcuni casi – rasentano vere e proprie minacce. Il peggio si raggiunge con le mortificazioni ed umiliazioni pubbliche, perpetrate nei confronti dei colpevoli di non aver raggiunto gli obbiettivi pretesi! I malcapitati vengono posti al “pubblico ludibrio” nelle riunioni;
- i lavoratori non sono più padroni delle loro vite; pesantemente condizionate le scelte delle ferie, gli orari di lavoro tanto vari quanto di dubbia utilità (Banca estesa.. per es.), la mancata retribuzione degli straordinari e tanto altro ancora;
- le valutazioni professionali dei colleghi sono più di quanto aleatorio e discrezionale ci possa essere poiché sono basate, quasi esclusivamente, sui risultati commerciali, ignorando completamente la professionalità dei colleghi..
E che dire del mancato riconoscimento del merito professionale? le astratte e vuote enunciazioni dei vertici aziendali, si concretizzano nel nulla per la maggioranza di lavoratrici e lavoratori!!! Mentre pochissimi sono gli eletti che, a totale discrezione aziendale, stanno beneficiando in questi giorni di riconoscimenti economici!
Se poi si aggiungono:
- le difficoltà operative ed organizzative per effetto di procedure farraginose che comportano ingiustificati ritardi;
- una burocrazia interna asfissiante, abbinata ad una normativa voluminosa e assolutamente incomprensibile;
- assunzione di responsabilità sempre più marcate ed inevitabili, ritmi incalzanti e pesanti condizioni, che spesso si traducono in errori operativi subito sanzionati con provvedimenti disciplinari, tutto ciò assomiglia sempre più ad un vero campo di battaglia e giustifica sin troppo facilmente lo stato d’animo dei colleghi.
Ragion per cui prendiamo volentieri atto delle intenzioni di ridare serenità e prospettive ai colleghi che, ci permettiamo di sottolineare, da sempre fanno grande questa Banca.
ANCHE SE IL TEMPO ….. STRINGE!
Milano 7 marzo 2014
UNITA’ SINDACALE FALCRI SILCEA
GRUPPO INTESA SANPAOLO