Lavorare in sicurezza non va considerato un semplice refrain visto che in tempo di Covid-19 è ormai divenuta una necessità adottare metodiche di comportamento che mettano al riparo dal rischio contagio l’intera comunità nella quale ci troviamo ad operare e vivere.
Quotidianamente ci pervengono segnalazioni di mancato rispetto delle norme e delle misure previste per fronteggiare l’emergenza epidemiologica. Abbiamo potuto constatare che molte persone, tra cui anche responsabili di filiali e/o strutture, hanno iniziato da qualche tempo a non tener più conto delle misure per il contenimento dei contagi: distanziamento, uso della mascherina ecc…
Pensavamo che queste semplici precauzioni fossero ormai note a tutti, pensavamo che fosse chiaro a tutti che l’epidemia non è conclusa … invece no! Non è così!
A volte si preferisce estremizzare il perseguimento degli obiettivi di vendita a discapito della sicurezza. Ricordiamo a tutti che il datore di lavoro ha l’obbligo di controllare che il personale rispetti le disposizioni.
Se durante l’attività lavorativa si dovesse instaurare una prassi ” contra legem” (magari con il consenso dei superiori gerarchici) e da ciò derivasse un infortunio al lavoratore (contagio da Covid-19) è evidente che la condotta tenuta dal datore di lavoro configurerebbe la commissione di reati per omessa vigilanza.
Il datore di lavoro non deve limitarsi al solo rispetto formale della normativa vigente ma deve assicurarsi che le regole siano comprese e rispettate da tutti: è infatti il datore di lavoro che, in quanto responsabile della sicurezza sui luoghi di lavoro, deve operare un controllo efficace al fine di evitare responsabilità civili e/o penali.
Vi è poi un ulteriore aspetto, correlato alla violazione delle norme in materia di salute e sicurezza, che l’azienda farebbe bene a non sottovalutare: il danno reputazionale.
Sulla questione continueremo a vigilare per il pieno rispetto delle norme in materia.
23 settembre 2020
Unità Sindacale – ISP/Sicilia Falcri – Silcea – Sinfub