Il 5 ottobre scorso si è spento il prof. gino giugni che presiedette la commissione che portò alla stesura della legge n. 300 del 20/05/1970, conosciuta come statuto dei lavoratori, della quale è considerato il maggior artefice. l’enorme squilibrio tra il potere in capo ai datori di lavoro, da un lato, e i lavoratori dall’altro, con la loro fondamentale necessità di preservare dignità e prerogative di uomini liberi anche all’interno dei luoghi di lavoro, trovò nella legge 300 un epocale strumento di contrappeso a sostegno e tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. molto significativo che la legge sia intitolata “norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro…..”. la riconoscenza che ogni lavoratore ed il sindacato devono al prof. giugni ed a tutti coloro che si sono battuti per arrivare a questo traguardo fondamentale è grande, ma non basta. diritti e libertà non sono un qualcosa di acquisito e destinato a durare “per sempre”. e’ necessario che ognuno di noi si adoperi, ogni giorno, affinché libertà e diritti siano sempre rispettati e mantenuti: solo così potremo onorare adeguatamente l’impegno e la passione di chi ci ha preceduto. grazie professore