12.03.2021 – La riunione tenutasi nel tardo pomeriggio di venerdì, nel corso della quale l’Azienda ha parlato direttamente con i dipendenti coinvolti del progetto di delocalizzazione di parte delle attività di Phone Collection sull’Hub di Bucarest, ha generato forte preoccupazione tra i lavoratori. Come OO.SS. abbiamo stigmatizzato questo modus operandi obbligando l’Azienda ad un confronto immediato sull’argomento. Abbiamo rappresentato con forza all’Azienda che non avremmo tollerato ricadute sui colleghi a seguito della delocalizzazione delle attività. A riguardo l’Azienda ha precisato che i dipendenti, inclusi quelli con contratto di apprendistato, continueranno a svolgere attività correlate alla Phone Collection (eventualmente anche con mansioni diverse) e ci ha garantito la salvaguardia dei posti di lavoro.
Sui contratti UNIREC di collaborazione in essere presso la sede aziendale di Bari abbiamo espresso forte preoccupazione per i possibili impatti derivanti dalla delocalizzazione di attività, visto che si tratta di lavoratori non subordinati. Come OO.SS. condanneremo eventuali ripercussioni occupazionali su questi lavoratori.
L’Azienda ci ha poi illustrato i due obiettivi principali del Transformation Program che Intrum porterà avanti in 24 Paesi europei nell’arco di un triennio: la piattaforma informatica unica a livello europeo e il miglioramento dei processi all’interno del Gruppo. Per quest’ultimo aspetto è prevista la creazione di tre hub europei per la Phone Collection in Romania (che serve l’Italia), Grecia e Spagna.
A margine dell’incontro abbiamo prorogato fino al 6 aprile 2021 (con decorrenza 1 marzo 2021) l’Accordo sullo smart working emergenziale alle medesime condizioni già previste dal precedente accordo, inclusa la parte riguardante i rimborsi per chi risiede o lavora in “zona rossa”.
Abbiamo inoltre segnalato all’Azienda la preoccupazione dei colleghi, già sotto pressione per le tante incombenze, in merito agli adempimenti richiesti dal memo n.4 pubblicato il 25 febbraio 2021 a causa della scarsa chiarezza dei termini previsti e della tempistica inadeguata (la chiusura delle schede per il passaggio di consegna delle pratiche Yoda ai nuovi gestori scadeva infatti il giorno dopo, come da memo interno del 5 febbraio). L’Azienda, nella persona dell’Avv. Rabossi, riconoscendo la tempistica poco felice, ci ha rassicurato sul fatto che il termine dei 30 giorni per la segnalazione non decorre dalla data di presa in carico delle pratiche ma dal momento effettivo in cui si apprende l’eventuale violazione, escludendo dunque ogni conseguenza per i singoli colleghi. Ha inoltre annunciato che sull’argomento uscirà una “pillola” interna e verrà fissata una riunione allo scopo di chiarire definitivamente la questione.
Come OO.SS. ci riserviamo di richiedere all’Azienda ulteriori approfondimenti sugli sviluppi di un progetto ampio e articolato come il Transformation Program e vigileremo sulle modalità della sua applicazione. In attesa della convocazione all’Incontro annuale, auspichiamo di poter incontrare presto il nuovo CEO di Intrum Italy appena sarà nominato per poter conoscere le prospettive economiche e le linee strategiche aziendali.
Le Segreterie degli Organi di Coordinamento Intrum Italy
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN