16.02.2021 – La procedura di confronto tra OO.SS. e Azienda sul sistema incentivante prevista dall’art. 51 del CCNL del Credito si è conclusa senza soluzioni condivise in ordine ai criteri del suddetto sistema così come comunicati dall’Azienda nel corso dei due incontri sul tema ai quali abbiamo partecipato.
Il sistema incentivante per l’anno 2021 presentato dall’Azienda si basa su un sistema di valutazione che non abbiamo condiviso e in merito al quale abbiamo già esposto approfonditamente le ragioni della nostra contrarietà. I valori numerici degli indicatori sintetici (KPI) che determinano l’accesso ai bonus sono infatti gli stessi che scaturiscono dalle schede di valutazione individuali.
Nel sistema voluto dall’Azienda, all’apertura del cancello che verrà stabilito, i bonus individuali scattano per i colleghi con una media ponderata dei KPI superiore a 2 (= 80% di raggiungimento degli obiettivi) e fino a 4 (= 150% di raggiungimento degli obiettivi). Tali bonus sono attribuiti come percentuali delle RAL individuali che possono variare, a parità di obiettivi raggiunti, a seconda dell’attività svolta.
Nello specifico abbiamo rilevato e rappresentato all’Azienda che il sistema incentivante così come ci è stato illustrato presenta le seguenti criticità:
- Non sono stati resi noti a priori i valori percentuali da applicare alle RAL individuali, che rappresentano i bonus di riferimento raggiungibili se gli obiettivi attribuiti vengono centrati al 100% (corrispondente ad una media ponderata dei KPI pari a 3). Non ci è stato comunicato l’andamento crescente della curva del bonus al crescere del grado di raggiungimento dell’obiettivo (media ponderata da 2,1 fino a 4). Anche il bonus pool che verrà stanziato ad oggi non è ancora noto con certezza. Tutto ciò riduce sensibilmente la trasparenza e la comprensibilità del sistema.
- Assumere come riferimento la RAL anziché l’inquadramento penalizzerà, a parità di attività, di ruoli e di obiettivi raggiunti, chi già per storia professionale si trova a guadagnare meno di altri.
- Il sistema incentivante, pur abbracciando una platea maggioritaria di Intrum Italy (circa 650 dipendenti), non coinvolge l’intera Azienda, lasciando fuori alcune strutture di Governance.
In merito al sistema di valutazione delle performance come ci era stato presentato, abbiamo paventato il rischio di una violazione dell’art. 75 del CCNL, così integrato dal rinnovo del 19 dicembre 2019: “Il mancato raggiungimento degli obiettivi quantitativi commerciali di per sé non determina una valutazione negativa ai sensi del presente articolo e non costituisce inadempimento del dovere di collaborazione attiva ed intensa ai sensi dell’art. 38, comma 2, del CCNL 31 marzo 2015“.
L’Azienda ha dichiarato che intende rispettare le previsioni del CCNL e che applicherà il sistema in modo tale che nessun lavoratore potrà essere giudicato negativamente solo per aver conseguito un giudizio negativo sui KPI quantitativi. Si è anche impegnata a ribadire questo concetto nella policy aziendale che pubblicherà a breve.
Come OO.SS., pur confermando le nostre forti riserve su tutto l’impianto del sistema di valutazione che verrà introdotto dall’Azienda, accogliamo positivamente questa precisazione che garantirebbe il rispetto dell’art. 75 del CCNL. Abbiamo altresì chiarito con l’Azienda che il giudizio corrispondente alla media ponderata di 2 (“Parzialmente in linea”) è positivo. Per quanto ovvio, sottolineiamo inoltre che, non essendo stato introdotto prima d’ora nessun sistema di valutazione in Intrum Italy, non potranno essere valutate le performance relative ad anni precedenti al 2021.
Alla luce delle considerazioni negative da noi espresse sul sistema di valutazione e sul sistema incentivante, che non abbiamo potuto condividere né contribuire a migliorare, ci riserviamo di completare gli approfondimenti avviati e di coinvolgere i lavoratori di Intrum Italy per condividere gli obiettivi da perseguire e la strada da intraprendere.
Le Segreterie degli Organi di Coordinamento Intrum Italy
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
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