In Intesa Sanpaolo, Nuoro e il suo territorio sono ormai ridotti allo stremo a causa di una cronica carenza di personale che peggiora costantemente da un decennio. Infatti, in questo lasso di tempo, l’azienda non ha fatto altro che accorpare filiali e accogliere, come è giusto che sia, tutte le richieste di trasferimento verso altre sedi e consentire i meritati esodi. Per contro, non rileviamo NESSUNA ASSUNZIONE, fatti salvi gli obblighi di Legge.
È bene ricordare che Intesa Sanpaolo è un’azienda nella quale sono stati sottoscritti accordi sindacali che quantificano con esattezza il tasso di sostituzione fra esodati e nuovi assunti e nei quali sono stati presi impegni precisi a sostegno dell’occupazione nelle zone svantaggiate del Paese. Ebbene, secondo recenti dati Istat, la provincia di Nuoro ha un tasso di inattività del 42,7% e quella femminile è addirittura del 49,2%, peggiore provincia in Sardegna e fra le peggiori d’Italia. Proprio in un contesto così critico, non rileviamo NESSUNA ASSUNZIONE da oltre un decennio e possiamo pertanto affermare che Intesa Sanpaolo non ha tenuto fede a tali accordi. Questo costante disimpegno dal nostro territorio non può essere frutto di un errore o di una serie di coincidenze, bensì di un preciso calcolo, di una strategia da parte dell’azienda, che ha compromesso il turnover e fatto sì che la coperta sia sempre troppo corta. Ciò nonostante, le lavoratrici e i lavoratori hanno garantito negli anni un attento presidio della clientela e risultati commerciali brillanti.
La filiale retail del capoluogo è di gran lunga quella che soffre maggiormente. I dati sono impietosi: sommando esodi, pensionamenti, trasferimenti ad altre sedi e trasferimenti ad altri territori commerciali, negli ultimi anni, sono uscite oltre dieci persone (di cui due esodi e un trasferimento solo negli ultimi 18 mesi). Tutte queste persone sono uscite e non sono mai state sostituite. I budget, invece, quelli sì che sono aumentati ogni anno rispetto al precedente!
Le ulteriori e ben note assenze impreviste pongono la filiale in una condizione di emergenza assoluta. A fronte di un solo gestore retail in servizio, i portafogli, più tutto il pool, contano circa 10.000 clienti. I gestori degli altri segmenti intervengono a supporto ma questo comporta, per logica conseguenza, un minore presidio dei loro portafogli di competenza. Tutto questo ancor prima che inizino le consuete rotazioni per le ferie estive e con decine di ore di formazione obbligatoria a testa ancora da fruire.
In un’azienda che fa proclami roboanti, facendosi vanto di essere all’avanguardia nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, è imbarazzante pensare che nella filiale Retail di Nuoro “le nostre persone” si sentano a disagio anche solo all’idea di chiedere un permesso per le più elementari esigenze personali perché non vogliono lasciare ancor più in difficoltà le colleghe e i colleghi. Altro che progetti innovativi di modulazione degli orari, altro che lavoro flessibile e formazione da casa!
È per questo che ci domandiamo:
“INTESA SANPAOLO HA ABBANDONATO NUORO?”
Può sembrare che si tratti di una vuota domanda retorica, la cui risposta affermativa è banale e scontata, ma tale quesito pretende risposte celeri e concrete.
Le Segreterie RSA Intesa Sanpaolo di Nuoro
FIRST CISL – FISAC CGIL – UNISIN
Nuoro, 09/07/2024
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