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Integrazione Banca Prossima

In data 6 marzo abbiamo raggiunto l’accordo sull’incorporazione di Banca Prossima in Intesa Sanpaolo come previsto dal Piano d’Impresa.

La fusione avverrà indicativamente il 27 maggio e riguarderà 359 colleghi per i quali il rapporto proseguirà senza soluzione di continuità con Intesa Sanpaolo. Verranno applicate tutte le norme ed i trattamenti vigenti presso Intesa Sanpaolo nonché le previsioni vigenti in materia di previdenza complementare, assistenza sanitaria, condizioni agevolate, part time.

L’Azienda ha confermato che proseguirà l’attuale operatività nell’ambito della “Direzione Impact”, che sarà di fatto come una Direzione Regionale ancorché seguirà solo il segmento di clientela no profit, con l’attuale presenza territoriale (non sono previsti spostamenti di sedi, né accorpamenti di filiali).

Ci saranno 8 Responsabili di Area per gli attuali ambiti territoriali e i ruoli professionali rimangono gli stessi con la seguente ridenominazione: Direttore Filiale Terzo Settore, Coordinatore Commerciale Terzo settore, Gestore Terzo Settore – Assistente Terzo Settore.

Alle richieste delle delegazioni sindacali su eventuali cambiamenti a seguito della fusione, l’Azienda ha risposto che la fusione non genererà nuove portafogliazioni né ulteriori conferimenti di clientela no profit. A questo riguardo abbiamo segnalato la possibile problematicità relativa ai clienti condivisi.

Non ci saranno cambiamenti neppure per le attuali strutture di sede, ad eccezione dell’ufficio di Segreteria Generale che verrà chiuso e la ricollocazione delle persone coinvolte avverrà tenendo conto delle professionalità acquisite.

Abbiamo ribadito la richiesta di aprire il confronto sui ruoli professionali anche per i colleghi di Banca Prossima, che hanno diritto al riconoscimento delle competenze dimostrate in questi anni. Nell’accordo abbiamo ottenuto che “l’approfondimento relativo ai ruoli e figure professionali oggi illustrati nell’ambito della procedura di fusione sarà realizzato nel corso della negoziazione già prevista dal verbale di accordo 18 dicembre 2018”, che inizierà nel prossimo mese.

Ancorché la piena agibilità delle filiali ISP renderà il tema dell’offerta fuori sede più gestibile, dobbiamo inoltre rilevare che una parte delle criticità emerse negli anni non trova ancora soluzione per la complessità e varietà di questo segmento di clientela.

Abbiamo richiesto chiarimenti in merito all’individuazione del “Titolare Effettivo”: l’Azienda ha dichiarato che l’operatività in corso di contingenty è conforme alle indicazioni date da Audit e Compliance.

La fusione sarà un momento importante di relazione con la clientela e le varie procedure operative devono assolutamente essere comunicate in tempo utile: le persone devono essere ascoltate e messe in condizione di operare nel rispetto della normativa e della massima efficienza operativa, evitando tutte le criticità del conferimento del 2014 che le colleghe e i colleghi hanno dovuto gestire in solitudine senza la necessaria preparazione e formazione.

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