News da UNISIN
Il 2019 ha registrato performance molto positive tanto sui mercati obbligazionari quanto – e ancor più – su quelli azionari, con livelli di volatilità mediamente contenuti. Tutte le Asset Class sono risultate in progresso, con l’unica eccezione del monetario euro, su cui pesano i rendimenti ampiamente negativi della maggior parte dei titoli Governativi a breve termine. In estrema sintesi:
I mercati obbligazionari hanno beneficiato delle politiche monetarie accomodanti da parte della FED e della BCE. Negli USA la politica monetaria espansiva in atto ed il continuo stimolo da parte del Governo Federale, a favore di una ancor più massiccia riduzione dei tassi di interesse, ha spinto i corsi dei Bond verso guadagni considerevoli, tanto sui governativi quanto sui corporate.
Ancor più marcato il fenomeno in Europa, dove la ripresa del Quantitative Easing (QE) e i livelli dei tassi di interesse negativi sulla maggior parte delle curve dei Paese maggiori, ha permesso guadagni consistenti soprattutto sulle scadenze più lunghe.
Anche i mercati azionari hanno goduto di un anno particolarmente positivo, trascinati dai listini USA, con livelli di crescita record per tutto il periodo. Le politiche monetarie via via più accondiscendente delle principali Banche Centrali, con il conseguente assottigliamento dei rendimenti obbligazionari, hanno favorito il posizionamento degli investitori sulle Asset Class più rischiose, tipicamente i mercati azionari.
Per quanto riguarda l’Italia anche nel nostro paese si è registrata una crescita a doppia cifra, che ha visto il FTSE MIB Italiano in forte crescita (+28,3%), a conferma dell’andamento positivo della generalità dei mercati finanziari.
Nella tabella seguente sono evidenziate le performance nette al 31 dicembre 2019, da inizio anno, dei vari comparti del fondo pensione raffrontate con il Benchmark di riferimento.