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Emilio Contrasto, Segretario Generale UNISIN/CONFSAL: “Bene taglio tassi Bce, ma serve un impegno più incisivo…”

Emilio Contrasto, Segretario Generale UNISIN/CONFSAL: “Bene taglio tassi Bce, ma serve un impegno più incisivo e strutturale perché la riduzione porti effettivi vantaggi a territori, imprese e famiglie”

La prima riunione del 2025 del board della BCE con il nuovo taglio di 25 punti base del tasso di interesse sui depositi è un segnale importante, pur se la Banca centrale continua a sostenere di voler restare sempre molto prudente e osservare con attenzione la situazione economica e politica internazionale che non manca di avere ripercussioni di non poco rilievo sulle economie non solo dei Paesi dell’Unione Europea ma a livello globale”, dichiara il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL, Emilio Contrasto.

Secondo quanto dichiarato dalla Banca Centrale Europea, infatti, il Consiglio direttivo “ha deciso oggi di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Pertanto, i tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 2,75%, al 2,90% e al 3,15%, con effetto dal 5 febbraio 2025”.

“Il cammino intrapreso dalla BCE di graduale riduzione dei tassi è senza dubbio importante per famiglie e imprese che hanno sofferto e soffrono ancora oggi la lunga scia di rialzi che hanno portato nel recente passato il costo del denaro per i prestiti e mutui a livelli insostenibili riducendo sensibilmente le possibilità di accesso al credito e di realizzare nuovi investimenti. Rimane necessario, e lo abbiamo detto anche in occasione dei precedenti tagli, un maggiore sforzo – sottolinea Emilio Contrasto – per rilanciare l’economia e l’accesso ad un credito sostenibile soprattutto per le piccole e medie imprese e per le famiglie con redditi medio-bassi, impossibilitati a sottrarre ulteriori risorse economiche alle loro esigenze primarie per accedere a finanziamenti e mutui che continuano ancora ad essere troppo alti ed onerosi”.

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