10.03.2020 – Visto il nuovo DPCM in materia di contrasto dell’epidemia di COVID 19 in corso su tutto il territorio nazionale, che istituisce restrizioni alla mobilità e una serie di prescrizioni di tutela e prevenzione sanitaria estese ormai all’intero Paese, come OO.SS. abbiamo scritto formalmente all’Azienda chiedendo misure immediate che intervengano sulle situazioni più critiche.
Abbiamo infatti rilevato che in taluni uffici non è possibile rispettare la distanza minima di un metro tra i lavoratori a causa degli spazi ridotti tra le postazioni e abbiamo invitato l’Azienda a verificare in tutte le proprie sedi la sussistenza di questa condizione di sicurezza. In via prioritaria abbiamo chiesto, per evitare queste situazioni di rischio, l’avvio immediato e, con deroga temporanea, anche per 5 giorni a settimana, dello smart working con i PC portatili già disponibili nonché una pronta fornitura di ulteriori laptop per estendere al massimo il lavoro flessibile. In subordine abbiamo chiesto che, per garantire l’occupazione alternata delle postazioni vicine laddove la distanza minima non c’è, vengano concessi permessi retribuiti ad hoc per tenere, a turno, i lavoratori a casa. Inoltre, sempre in via subordinata all’adozione dello smart working, che rimane per noi la soluzione ideale per conciliare la salvaguardia della salute dei lavoratori con la continuità produttiva, abbiamo chiesto che chi non ha alternative ai mezzi pubblici per raggiungere il luogo di lavoro (con i rischi evidenti che questo comporta) e non si sente confidente nel prenderli possa essere temporaneamente dispensato dal recarsi in ufficio con permessi retribuiti speciali.
Rimaniamo poi in attesa di risposte dal Governo e da ABI sulla questione dei congedi speciali retribuiti per i genitori costretti a casa dalla chiusura delle scuole dei figli minorenni (che si protrarrà sicuramente per diverse settimane) ma auspichiamo che l’Azienda giochi d’anticipo garantendo fin d’ora ai colleghi che si trovano in questa situazione la copertura necessaria affinché possano conciliare al meglio il proprio ruolo di genitori con l’attività lavorativa. Invitiamo intanto questi lavoratori a lasciare in sospeso la giustificazione delle relative giornate in attesa di riscontri certi.
Se l’Azienda non fornirà soluzioni e risposte immediate alle suddette criticità la riterremo direttamente responsabile di eventuali contagi tra i lavoratori.
Trascorsi 5 giorni dalla nostra comunicazione (inviata ieri all’Azienda) senza che nessuno dei provvedimenti richiesti sia stato adottato, i Coordinamenti Sindacali di Intrum Italy si riterranno liberi di intraprendere ogni più opportuna iniziativa volta alla segnalazione delle predette criticità presso le autorità competenti.
Seguiranno aggiornamenti anche alla luce dell’estensione della “zona rossa” a tutto il territorio italiano.