La Camera dei Deputati ha approvato ieri in via definitiva il DDL di conversione con modificazioni del DL 145/2023, meglio noto come Decreto Anticipi, che tra le varie novità prevede una diversa modalità di calcolo dei fringe benefit, ponendo fine alla spinosa questione per i dipendenti bancari.
Per i mutui a tasso fisso viene preso a riferimento il tasso in vigore al momento della stipula; per i mutui a tasso variabile invece si prende a riferimento quello alla data di scadenza di ogni singola rata.
“Dopo una dura battaglia, finalmente abbiamo la legge che tutela i redditi dei dipendenti bancari da un’ingiusta penalizzazione derivante dalle norme tributarie sui cosiddetti fringe benefit”. Così Emilio Contrasto Segretario Generale UNISIN/CONFSAL.
Con tale approvazione, conclude il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL “si ridà respiro alle tante Lavoratrici e Lavoratori bancari poiché si ristabilisce il principio di equità fiscale oggi vanificato dalla vigente legislazione. Voglio infine esprimere un sincero ringraziamento nei confronti di tutte le forze politiche che si sono espresse favorevolmente – aggiunge Contrasto – e, in particolare, del primo firmatario, Senatore Francesco Zaffini che prendendo spunto dalle denunce del Sindacato ha permesso tutto questo”.
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