La crisi c’è, e anche nel 2010 si farà sentire, forse ancora di più che nell’anno appena concluso. chi, in questo momento, è senza lavoro e senza prospettive ha diritto di ottenere risposte, impegno al quale sono chiamati tutti gli attori sociali. in alcune aree geografiche, in particolare, il problema è ancora più rilevante che in altre. nella nostra azienda fortunatamente, nonostante la penalizzazione subita sul vap, la crisi non ha avuto gli effetti devastanti registrati in altri settori, anche se numerosi sono i problemi che ancora attendono risposte non più ulteriormente procrastinabili. la prima e più pressante priorità riguarda gli organici, carenti anche a causa delle mancate assunzioni (a fronte degli esodi) che l’azienda si era invece impegnata a perfezionare puntualmente (oltre cinquecento risorse a fine 2009). la falcri ha sempre chiesto e lottato per avere nuove assunzione ed opportunità per le future generazioni: finalità che costituisce l’essenza stessa dell’”essere sindacato”. tuttavia – in quanto forza sociale responsabile – ritiene anche di avere il preciso compito di valutare attentamente tutte le ricadute sull’intero settore rivenienti da una simile innovazione, anche e soprattutto in vista del rinnovo del ccnl in scadenza. la falcri, nel rigettare con fermezza ogni tipo di ultimatum aziendale, chiama tutti gli attori coinvolti nel processo ad un tavolo di confronto sereno e che affronti congiuntamente e contestualmente tutte le problematiche ancora in sospeso in intesa sanpaolo. questo – a nostro parere – è quindi il percorso che deve necessariamente intraprendere un’azienda che si definisce etica e socialmente responsabile, ed un sindacato genuinamente garante delle legittime aspettative di tutti i lavoratori, presenti e futuri. milano, 15 gennaio 2010 coordinamento falcri del gruppo intesa san paolo