07.04.2022 – In vista dell’imminente comunicazione ai lavoratori dei giudizi relativi alle valutazioni che dovrà avvenire entro il 30 aprile nel corso dei colloqui previsti con i team leader, torniamo come OO.SS. di Intrum Italy sul tema del sistema di valutazione delle performance adottato unilateralmente dall’Azienda e da noi più volte contestato. Ricordiamo infatti che la procedura di confronto sulla materia, normata dal vigente CCNL, si concluse più di un anno fa senza un’intesa tra le parti e l’Azienda decise di andare avanti da sola sulla strada intrapresa, coerentemente con l’articolato contrattuale che regola la cosiddetta “procedura debole”.
Continuiamo a ritenere che il sistema di valutazione adottato, a causa della presenza rilevante in molte schede dei KPI quantitativi e/o finanziari, rischi potenzialmente di entrare in contrasto con quanto previsto dall’articolo 80 del vigente CCNL: “il mancato raggiungimento degli obiettivi quantitativi commerciali di per sé non determina una valutazione negativa ai sensi del presente articolo e non costituisce inadempimento del dovere di collaborazione attiva ed intensa ai sensi dell’art. 41, comma 2, del presente CCNL”.
Inoltre, intravediamo alla lunga il pericolo che una simile impostazione possa snaturare il rapporto di lavoro incentrato su una obbligazione di mezzi e non di risultati. Non sottovalutiamo anche il possibile risvolto delle pressioni “commerciali” dovute alla necessità di centrare gli obiettivi, e dell’impari trattamento tra lavoratori della stessa Azienda a causa della diversità delle schede di valutazione a seconda dell’attività svolta. Peraltro, il sistema incentivante che, nelle dichiarazioni aziendali doveva basarsi sul sistema di valutazione e ne motivava in parte l’adozione dal punto di vista di Intrum, a tutt’oggi non è partito pur essendo stato presentato alle scriventi OO.SS. ormai quasi un anno fa.
Coerentemente con quanto previsto dal CCNL, invitiamo i lavoratori che riterranno la propria valutazione non rispondente alla prestazione da loro svolta a presentare ricorso scritto all’Azienda entro 15 giorni dalla comunicazione del giudizio da parte del proprio team leader. In tal caso consigliamo di controfirmare la scheda specificando la dicitura “per presa visione”. I lavoratori che intenderanno presentare ricorso potranno farsi assistere da un rappresentante sindacale di loro fiducia. L’Azienda, sentiti i lavoratori entro 30 giorni dal ricorso, comunicherà le proprie determinazioni a riguardo nei successivi 60 giorni. I lavoratori cui sia stato attribuito un giudizio di sintesi negativo potranno a richiesta ottenere il cambiamento delle mansioni e, compatibilmente con le esigenze di servizio, essere trasferiti ad altro ufficio. Nel corso dei colloqui che verranno tenuti a seguito dei ricorsi sarà possibile, con l’assistenza del proprio rappresentante sindacale, discutere nel merito e nel metodo della valutazione professionale anche rispetto ai criteri presenti nelle singole schede e alla luce di quanto su esposto.
Invitiamo i dipendenti ISP distaccati in Intrum Italy che verranno valutati con la scheda Intrum a considerare la possibilità, qualora lo ritengano, di esprimere per iscritto, nelle osservazioni a margine della scheda, una riserva rispetto alla circostanza di essere valutati secondo i criteri di Intrum Italy e non quelli dell’Azienda dalla quale dipendono, ovvero Intesa Sanpaolo, a prescindere da chi sia il valutatore.
Continueremo a lavorare affinché si pervenga per il futuro ad un sistema di valutazione condiviso con le OO.SS. che sia basato su criteri diversi, equilibrato, pienamente coerente col dettato contrattuale e realmente rispondente alle istanze di valorizzazione delle professionalità presenti in Intrum Italy.
Le Segreterie degli Organi di Coordinamento Intrum Italy
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN