Si sono concluse ieri le assemblee programmate sull’accordo relativo alla procedura NPL.
Ha partecipato alla discussione circa il 43% dei colleghi coinvolti nella cessione.
Differenze si sono verificate non solo nei livelli di partecipazione, ma anche nei temi su cui si è incentrato il dibattito che, nella delicatezza della situazione, è stato comunque ricco e importante per dettagliare i contenuti dell’accordo sottoscritto, il percorso compiuto e da compiere e le motivazioni per cui le Organizzazioni Sindacali hanno ritenuto di giungere alla firma.
È stata ribadita l’assoluta contrarietà alla scelta aziendale di procedere con la cessione, pur apprezzando i benefici complessivamente rivenienti dall’accordo. In alcune assemblee i colleghi hanno approvato le intese raggiunte con nessun voto contrario (a partire da Bari, Milano, Bergamo fino alle ultime assemblee di Forlì e Pescara).
Invece nell’assemblea di Napoli, dove la discussione è stata particolarmente tesa, i colleghi hanno espresso 36 voti contrari e in quella di Firenze, dove si sono registrati 20 contrari, alcuni interventi hanno ritenuto comunque insufficiente, nonostante i chiarimenti forniti, la garanzia di riassunzione in Intesa Sanpaolo.
Parte dei colleghi, infine, ha sottolineato il proprio dissenso rispetto al coinvolgimento durante la trattativa, ritenendolo non puntuale rispetto alla sua evoluzione e condotto senza forme di lotta.
Il risultato complessivo della consultazione risulta di 100 voti a favore, 97 contrari e 60 astenuti.
Questo esito rafforza la prosecuzione del confronto da parte delle Rappresentanze Sindacali che si costituiranno in Tersia su Fondo pensione e Circolo ricreativo.
Nelle prossime settimane continueremo a coinvolgere i colleghi interessati, con l’impegno a mantenere un costante raccordo sugli sviluppi dell’operazione di cessione a Tersia e della successiva integrazione delle società di Intrum.