Anche in questo stralcio di 2017 gli organi di stampa a livello nazionale riportano i brillanti risultati conseguiti dalla Capital Light Bank e, in particolare, dalla Direzione Recupero Crediti in relazione allo smaltimento dei crediti deteriorati in capo alla Banca.
Le testate giornalistiche parlano di 1,2 miliardi di recuperi nel 2016, con un incremento di oltre il 20% rispetto all’esercizio precedente, grazie alle ultime riorganizzazioni della direzione recupero crediti.
Risultati che non si sarebbero potuti raggiungere se non grazie alla dedizione e all’impegno profuso dai lavoratori del settore.
Tuttavia, come già evidenziato in precedenti comunicati sindacali, al progressivo aumento dei carichi di lavoro e degli adempimenti, non ha fatto seguito alcun incremento degli addetti e/o l’introduzione di strumenti per rendere più efficiente il lavoro di recupero.
Negli ultimi mesi, alla già gravosa situazione dei carichi di lavoro, si sono poi sommate una serie di attività straordinarie connesse al controllo della qualità dei dati ed all’attività di supporto ad investitori istituzionali, interessati all’acquisto di un portafoglio di crediti deteriorati del valore di circa 2,5 miliardi.
Constatiamo, con enorme rammarico, che le pressioni dovute a tali attività si riversano sui colleghi imponendo una serie di priorità tutte in contrasto tra loro.
La confusione è tale da aumentare in modo preoccupante il rischio di errori nella gestione del recupero, con potenziali ripercussioni negative per l’Azienda e per i colleghi che, loro malgrado, venissero coinvolti.
Uffici come lo Small Ticket di Bari, nel quale il carico di lavoro per ogni singolo addetto ha raggiunto livelli ai limiti della sostenibile gestione, paradossalmente, si trovano impegnati a tamponare le emergenze senza potersi concentrare sull’attività di recupero che dovrebbe essere il core business della struttura.
Nonostante l’attaccamento al lavoro e le elevate professionalità presenti, quindi, non è più differibile l’intervento dell’Azienda in materia di rafforzamento degli organici e di semplificazione dei processi amministrativi, pena l’aggravarsi di una situazione ormai fuori controllo.
Ribadiamo, altresì, la necessità di procedere alla valorizzazione delle risorse con l’introduzione di percorsi professionali e con il riconoscimento di qualifiche adeguate alle competenze presenti, in modo da ottenere un miglioramento delle condizioni lavorative a vantaggio di TUTTE le parti in causa.
Bari, 13 aprile 2017
