Dal primo incontro per la costituzione delle Casse di Risparmio dell’Umbria, tenutosi venerdì 16 novembre u.s., emerge l’inaccettabile posizione aziendale volta (ancora una volta) a scaricare sulle spalle dei lavoratori i costi dell’ennesima ristrutturazione di gruppo.
E così mentre Banca Intesa dichiara ai mercati finanziari i propri risultati stratosferici che ne fanno ”una delle poche banche al mondo che rispetta già oggi i requisiti di liquidità e patrimonializzazione imposti dalla normativa internazionale”, i vertici aziendali hanno dichiarato di voler realizzare (!!) ulteriori risparmi sul costo del personale rispetto a quelli già ampiamente ottenuti con l’ultimo accordo appena firmato dalle altre OO.SS. in data 19 ottobre 2012 (Protocollo Occupazione e Produttività), con il quale si è praticamente cancellata gran parte della normativa integrativa di gruppo.
Infatti l’Azienda ha richiesto, per i colleghi dell’Umbria, ulteriori sacrifici (in deroga addirittura a quelli già previsti dai recenti accordi … nazionali e di gruppo!!), come per esempio, la piena mobilità territoriale definita da Intesa “senza consenso e senza oneri economici” (tradotto …. nessun limite alla trasferibilità dei colleghi e nessun pagamento dell’indennità di pendolarismo!!) e la piena mobilità professionale con demansionamento dal ruolo e dallo stipendio (in pratica non solo un collega può essere messo a svolgere un lavoro inferiore, ma pure con la retribuzione ridotta!!).
Richieste che per UNITA’ SINDACALE FALCRI SILCEA sono state definite INACCETTABILI e RIGETTATE CON FORZA A CONTROPARTE, dichiarando che su tali premesse sarà impossibile addivenire ad un accordo tra le parti. Anche perché – NON CI STANCHEREMO MAI DI DIRLO!! – per avere una azienda competitiva e in grado di stare (nel lungo periodo) sul mercato occorre investire e non tagliare sul proprio personale.
Gli incontri riprenderanno il prossimo 26 novembre p.v.
Alleghiamo il materiale illustrativo sulla “costituzione Casse di risparmio dell’Umbria” consegnatoci in occasione dell’incontro. Ricordiamo infatti che il 26 Novembre 2012 avrà effetto la fusione per incorporazione delle Casse Risparmio di Foligno, Città di Castello e di Terni e Narni in Cassa Risparmio Spoleto che prenderà il nome di Casse di Risparmio dell’Umbria Spa.
Nella seconda fase, che partirà il 17 dicembre 2012, 10 Filiali di Intesa Sanpaolo e 17 di Banca CRFirenze passeranno come cessione di ramo d’Azienda nella neo costituita Casse di Risparmio dell’Umbria.
I lavoratori interessati all’operazioni sono 722 unità.
Milano, 16 novembre 2012
La Segreteria