Alla fine a pagare sono sempre i Lavoratori, applicando ovviamente i contenuti dell’accordo del 19 ottobre u.s. (“Protocollo Occupazione e Produttività”, fortemente contestato da UNITA’ SINDACALE Falcri Silcea).
In data di ieri si è conclusa la trattativa sulle ricadute derivanti dalla ristrutturazione che interessa le ex Casse del Centro e BIIS con effetti non da poco nei confronti dei circa 1.000 Colleghi coinvolti. Il risultato ottenuto dalle altre OO.SS. non è certamente confortante, visto e considerato che vengono introdotti ulteriori peggioramenti nelle condizioni di lavoro di queste realtà.
Infatti è stato accettato, senza batter ciglio, che nella ristrutturazione vengano applicate le previsioni dell’accordo recentemente firmato il 19 ottobre u.s. introducendo pesanti deroghe in merito alle tutele sulla mobilità territoriale e sui demansionamenti, e sulla necessità di immediato utilizzo di ferie ed ex festività eventualmente residue.
UN ACCORDO MACHIAVELLICO creato ad arte, in quanto non vengono date certezze ai Lavoratori e il tutto resta sospeso. (Così gli esuberi ci sono – ma non ci sono – ma potrebbero esserci!!!!!)
Non ci credete!?? Basta leggere quanto scritto nel testo – ultimo punto delle premesse – che qui riportiamo: “nei confronti degli esuberi (che per l’Azienda ci sono e sono ben individuabili!!) trovano applicazione le soluzioni transitorie contenute all’art.3 del presente accordo, fermo restando che nell’ambito delle ulteriori operazioni di razionalizzazione che interesseranno le filiali e/o Società del gruppo tali esuberi saranno nuovamente computati e valorizzati economicamente e saranno applicate le soluzioni eventuale definite per tali nuove operazioni”.
Così Intesa Sanpaolo, oltre a quanto sopra, ha ottenuto il via libera a trasferire d’ufficio e se del caso demansionare, ben 85 “unità di personale”, così sono definite, 42 di CRUmbria e 43 di BIIS.
N.B. quindi, non è stato circoscritto con precisione l’ambito ed il numero di persone interessate, e le OO.SS. firmatarie hanno rinunciato a pretenderlo, per cui la pesante normativa (che le altre OO.SS. si ostinano a chiamare “tutele”) sarà applicata a discrezione aziendale ad un numero imprecisato di Lavoratrici e Lavoratori delle due Banche (circa un migliaio di persone!), delle quali le OO.SS. firmatarie potranno soltanto, a questo punto, prendere atto, senza possibilità di entrare nel merito.
E’ logico quindi chiedersi: ma alla fine i trasferiti/demansionati quanti saranno? 85, 205, oppure molti di più!??
Per questo non capiamo sinceramente i toni trionfalistici usati dagli altri Sindacati perché certamente l’accordo poteva essere – secondo noi – profondamente migliorato, soprattutto in fase di stesura finale del testo. Anche perché gli esuberi dichiarati da Intesa Sanpaolo (che, ribadiamo, Intesa Sanpaolo NON HA ASSOLUTAMENTE REVOCATO!) non derivano da cali di lavoro o perdite di bilancio da sanare, ma dalla decisione aziendale di accorpare gran parte delle strutture preesistenti al solo scopo di fare maggiori utili e poter così distribuire più alti dividendi agli azionisti.
Insomma ancora una volta pare proprio che a pagare siano solo e soltanto i Lavoratori e per UNITA’ SINDACALE FALCRI SILCEA – CHE NON HA SIGLATO L’ACCORDO – TUTTO QUESTO È ASSOLUTAMENTE INACCETTABILE!!
Milano, 20 dicembre 2012
La Delegazione Trattante