Se a poche ore dalla presentazione dell’ultima trimestrale la Banca ha esibito conti positivi ben oltre le aspettative del mercato registrando anche un deciso rialzo in borsa, nell’incontro odierno per la gestione delle eccedenze dichiarate in BIIS la musica sembra cambiare decisamente spartito.
Infatti per le risorse precedentemente dichiarate “in eccedenza” (parliamo di circa 70 Colleghi) per le quali la Banca si era resa indisponibile ad una collocazione nell’ambito del Gruppo – si parlava infatti di licenziamenti – oggi sembrerebbe possibile una soluzione che li tenga in servizio, ma con la possibilità di demansionamento e probabile riduzione della retribuzione.
Infine la Banca con una proposta provocatoria quasi a rinnegare la sana e robusta costituzione appena certificata dalla trimestrale, dichiara necessario per questi stessi Colleghi un periodo temporaneo di “cassa integrazione” (attraverso gli strumenti previsti dal DM 158) per la durata necessaria a trovare loro la nuova collocazione !!
La delegazione UNISIN FALCRI SILCEA ritiene strumentale evocare lo spettro del demansionamento ed il taglio dello stipendio, mentre bolla come “provocazione” l’agitare lo spettro della cassa integrazione, strumento in soccorso di aziende in crisi che non possono pagare le retribuzioni ai dipendenti.
Ci chiediamo come sia possibile parlare di riduzione di stipendio e cassa integrazione da parte di un’azienda – Intesa Sanpaolo – che fra l’altro continua ad assumere managers “di prestigio”. Managers cui certamente sarà stata assicurata una retribuzione “adeguata” alle competenze che possiedono e alle responsabilità che dovranno assumere. Retribuzione non certamente allineata ai concetti di contenimento dei costi cui devono allinearsi i “comuni lavoratori”.
Questo é quanto ribadiremo nel proseguimento del confronto, che riprenderà il giorno 22 novembre prossimo
Milano, 15 Novembre 2012
LA DELEGAZIONE TRATTANTE