Dopo mesi trascorsi a garantire la liquidità al sistema nelle condizioni più drammatiche, anche tra le lavoratrici e i lavoratori dei nostri territori iniziano nuovamente a diffondersi i contagi da Covid-19. Ovunque, soprattutto nella Rete Filiali, i rischi per la salute aumentano ogni giorno di più. Eppure, in questo contesto, mentre tutto il Paese sta precipitando verso la situazione della primavera scorsa, questa azienda procede come se nulla fosse con misure insufficienti.
La notizia che, dal 26 ottobre, dopo le forti insistenze del Sindacato e degli RLS, si procederà all’installazione di plexiglass nelle postazioni di cassa e accoglienza è positiva. Ma non basta.
Riteniamo insufficienti non solo le misure adottate dalla banca sul piano della tutela della salute, ma anche quelle relative all’organizzazione, agli organici e al supporto informatico/tecnologico.
In molte realtà si vive una situazione oramai fuori controllo, dove è assente una gestione legata all’operatività in uno stato di emergenza, con priorità che cambiano di ora in ora.
E’ inaccettabile che i colleghi delle filiali e delle varie strutture, insieme ai loro responsabili, si facciano carico di tutto: assicurare il servizio alla clientela, fare i budget, gli appuntamenti, completare la formazione, quadrare le ferie, igienizzare costantemente le proprie postazioni (talvolta persino i servizi igienici), gestire le numerosissime lamentele della clientela per il malfunzionamento dei servizi online, per le frequenti truffe online, per i tempi lunghissimi di qualsiasi pratica causa procedure lente e farraginose, gestire gli accessi della clientela nelle filiali anche Flexi e New Concept: gli insulti ai colleghi sono all’ordine del giorno…sino a qualche recentissimo episodio anche di aggressione fisica.
In questo contesto è lampante la distanza siderale dei vertici dalla realtà: non si spiegano in altro modo le richieste calate dall’alto di attenzione alla crescita degli NPS, e le continue e ridondanti chiamate Skype che risultano essere al 70-80% prive di valore aggiunto operativo e inutili perdite di tempo. Il risultato è solo ulteriore frustrazione tra i colleghi nel constatare questa distanza e l’incomprensione dei problemi e dei rischi che affrontano quotidianamente.
Tutto ciò premesso, anche l’Area Piemonte Nord e Valle d’Aosta si associa alle richieste incalzanti che stanno emergendo da ogni parte d’Italia. Sono necessari interventi indifferibili e urgenti sui seguenti punti specifici:
- Steward o Guardie giurate che regolino l’accesso in modo da evitare assembramenti tra i clienti e aggressioni verbali a danno dei colleghi;
- Plexiglass per TUTTE le postazioni di lavoro e, in particolare per le Unità Operative a contatto con il pubblico, non solo in cassa ed in accoglienza;
- Termoscanner a piantana all’ingresso delle filiali per controllare la temperatura di chi entra, così come oramai viene fatto in ogni esercizio aperto al pubblico;
- Incremento dello Smart Working con dotazione di pc a tutti i dipendenti, come previsto anche dai decreti governativi;
- particolare attenzione alle filiali “New Concept” – che poi è il “concetto” della fabbrica dell’800… Tale modello, già poco apprezzato dai clienti, non è più assolutamente adatto alla situazione di pandemia: le postazioni dei colleghi devono essere fisse e le distanze, devono essere garantite con turnazioni adeguate.
- Maggiori investimenti sull’igienizzazione dei locali richiedendo alle imprese di pulizia di effettuare più ore con attenzione all’igienizzazione delle postazioni di lavoro;
- Controllare e adeguare all’emergenza la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli impianti di trattamento aria;
- Investire nell’efficientamento e adeguamento delle procedure che risultano essere sempre più inadeguate con tempi di attesa e/o non risposta con riduzione dell’efficienza operativa (e quindi anche dell’NPS);
- Inserimento di nuove assunzioni nelle filiali/strutture che ne hanno più Non serve solo potenziare ed arricchire di grandi talenti i vertici aziendali, occorre dotare di personale adeguato le strutture operative e le filiali!
- Non è poi accettabile il mancato rinnovo dei part-time soprattutto per le situazioni che presentano difficoltà famigliari nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro con presenza di figli minori e/o genitori anziani e/o malati. Dove sono andate a finire le politiche di “Responsabilità sociale” tanto sbandierate nel gruppo?
Come se tutto questo non bastasse, si rilevano ancora richieste e/o pressioni sulle vendite che non erano e, a maggior ragione ora, non sono accettabili. Chi le porta avanti ancora, in questo contesto, dimostra solo a sé stesso a quale livello etico sia sceso.
Il tempo dell’attesa è finito. In assenza di convocazione a breve a livello di Area e/o qualora risultasse comunque inefficace sul piano concreto tale nostra richiesta, valuteremo ogni iniziativa possibile per tutelare la salute di tutti i colleghi e rendere dignitose le condizioni di lavoro che ora non lo sono.
Novara, 28 ottobre 2020
Coordinatori e RSA Area Piemonte Nord-VdA
UNISIN FALCRI GRUPPO INTESA SANPAOLO