Cercando un senso compiuto
Il giorno 5 luglio a Cremona abbiamo avuto un confronto con la Direzione Regionale di Intesa Sanpaolo alla presenza di Piergiorgio Biraghi (direttore commerciale imprese), Paolo Giacomini e tutto lo staff del personale delle due aree, Vittorio Mignacco per la direzione immobili, sotto il coordinamento dell’ufficio relazioni industriali con la presenza di Stefano Tura e Paola Olivadoti.
A nostro avviso le riunioni periodiche dovrebbero andare oltre la pur importante rassegna di dati e, su questo terreno, ci sono state alcune aperture sia nella relazione iniziale che nelle considerazioni seguite al dibattito.
Cerchiamo dunque, nella complessità del momento, di trovare un senso compiuto a ciò che è emerso dalla riunione.
La situazione descritta è quella di una sostanziale tenuta nel brevissimo periodo con grandi incertezze sull’evolversi della situazione nei territori Imprese e Personal. Le ragioni sono legate ai risicati margini sulle commissioni e sui tassi nel breve periodo non compensati dalle buone operazioni sul medio lungo. L’ottima capacità di relazione e competenza dei colleghi impatta con la grave bradipia dei mercati, vanificando le eccellenti prestazioni nella vendita di mutui e prodotti assicurativi.
Ci si rende quindi conto che il tempo sta scadendo. Alle condizioni attuali, le incessanti pressioni o politiche commerciali romperanno, se prolungate, il fragile equilibrio sul consenso del quale l’Azienda ha bisogno nella rete filiali. Ricordiamo ai Colleghi, in virtu’ di accordi sottoscritti e nel rispetto delle leggi vigenti, che eventuali “sollecitazioni” sopra le righe possono essere segnalate alla casella “iosegnalo@intesasanpaolo.com” e ribadiamo la massima disponibilità di ogni rappresentante sindacale a ricevere ogni tipo di “evidenza” al fine di riportare la quotidiana dialettica tra esigenze aziendali ed impegno personale verso una forma di “reale rispetto”.
Ci è parso di capire che prossimamente l’ufficio personale e assistenza rete cercherà di recuperare il filo della Gestione delle persone, reciso subito dopo la fusione nel 2007, attraverso colloqui individuali atti a comprendere esigenze, aspirazioni e tutto ciò che riguarda gli ambiti di lavoro dei singoli colleghi. Ci auguriamo che questo passaggio sia tenuto nella giusta considerazione e in maggior equilibrio tra le esigenze dei singoli e quelle aziendali.
Abbiamo un impianto normativo che consentirebbe di recuperare la maggior capacità produttiva e di alleggerire la compressione creata dall’aumento esasperato dei carichi di lavoro nella rete, di ovviare alla mancanza di personale in alcune zone e anche di coprire i buchi dello stato sociale che, in Lombardia, non aiuta adeguatamente le famiglie a sostenere i propri carichi.
Troppe sono le aspettative di crescita professionale mortificate, troppe domande di trasferimento non evase, troppe richieste di part time in sospeso. Segnaliamo anche i rinnovi dei tempi parziali fatti a 32,30 ore settimanali: ascriverli nelle percentuali di part-time al pari di chi fa 25 ore è secondo noi sbagliato e lo definiremmo un tempo pieno ridotto. Si rende necessario aumentare tutti gli spazi a disposizione della Gestione, dal lavoro a casa anche per i colleghi della rete alla possibilità, per chi lo richiede, di fare le 15 giornate di sospensione volontaria.
ma senza abbassare la guardia
Abbiamo inoltre sollecitato la sistemazione di problematiche inerenti al malfunzionamento degli impianti di condizionamento che colpiscono parecchie filiali. Nello specifico la situazione particolarmente difficile presso la Filiale Imprese di Chiari (dove saranno necessari anche interventi importanti), la Filiale Imprese di Montichiari a causa degli spazi ristretti in rapporto al numero delle persone e la Filiale di Dosolo per il cattivo funzionamento sia del riscaldamento che dell’aria condizionata. Ci è stato assicurato che queste segnalazioni saranno oggetto di interventi prioritari.
Per finire, Piergiorgio Biraghi (direttore commerciale imprese) si è detto soddisfatto dell’andamento dei dati della Regione, nonostante si siano persi 650 milioni di utilizzi a breve termine da inizio anno, e ha inoltre affermato che i budget assegnati non subiranno variazioni in funzione di questo. Ci auguriamo che gli obiettivi assegnati alle filiale siano raggiungibili e coerenti (non siano solo chimere) e vigileremo sul territorio al fine di stigmatizzare le indebite pressioni commerciali e di segnalare comportamenti non coerenti con gli accordi stipulati.
Non ci aspettiamo che l’economia risolva i problemi nel breve periodo ma che il confronto su questi temi con l’Azienda continui e produca i frutti del buon senso sperati al fine di dare un senso compiuto, anche in periferia, agli accordi sottoscritti dalle delegazioni trattanti.
14 luglio 2016.
FABI – FIRST – FISAC CGIL – UIL CA – UNISIN
Intesa Sanpaolo Area Lombardia Est/Area Lombardia Sud