Siamo venuti a conoscenza che alcuni colleghi ex IBI hanno ricevuto, in questo giorni, una comunicazione dall’Avv. Salvo Cardillo di Milano, in riferimento alla vicenda della ex Cassa IBI.
L’Avv. Cardillo è il difensore che a suo tempo il Comitato costituito scelse per tutelare gli interessi degli iscritti alla Cassa IBI.
La vicenda Cassa IBI si è conclusa positivamente grazie ad un accordo sindacale che ha visto riconosciuto ai lavoratori l’intera posizione previdenziale per capitale e rendimenti.
Gli iscritti al Fondo hanno avuto tutto quanto di loro spettanza.
Sottolineiamo che l’adesione al Comitato non presupponeva l’azione legale, ma erano e rimangono due azioni diverse e distinte.
Per questo vogliamo informare i colleghi che, se non hanno dato mandato all’avvocato per azioni legali nei confronti dell’azienda, o l’hanno revocato, nulla devono.
Nella mail che qualche aderente al Fondo IBI ha ricevuto, viene richiesto di fornire indirizzi mail di altri colleghi iscritti al comitato, invitiamo a non fornire dati personali di altri colleghi per non incorrere in sanzioni.
Alcuni iscritti al Comitato hanno ricevuto, nel mese di gennaio, una lettera dall’avv. Cardillo con la quale lo stesso chiede le “necessarie procure” per avviare la citazione per revocatoria di sentenza sfavorevole della Corte d’Appello di Milano del 21 dicembre 2015, rispetto alla refusione delle spese legali da parte della Banca.
Nella lettera è riportato che “se qualcuno volesse dissociarsi, è libero di farlo, in questo caso sarà però tenuto a corrispondere le competenze sin qui maturate: Euro 7.949,74, più IVA e CNPA”.
Informiamo che stiamo facendo approfondimenti con legali di fiducia sulle richieste pervenute e invitiamo i colleghi che avessero ricevuto lettere con queste formulazioni a contattare le rispettive Organizzazioni Sindacali.
Milano, 3 marzo 2016
Delegazione Trattante Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL – UILCA – UNISIN
