Oggi è iniziato il confronto sulla mobilità territoriale nell’ambito del Contratto Collettivo di Secondo Livello.
L’Azienda ha tracciato le linee guida all’interno delle quali intenderebbe definire la normativa riguardante la mobilità:
- ampliamento degli ambiti territoriali sia per il consenso da parte del lavoratore interessato, sia per il riconoscimento dei trattamenti economici di pendolarismo e preavviso;
- modifiche delle regole riguardanti le domande di trasferimento a richiesta
del lavoratore; - superamento del consenso del lavoratore in caso di trasferimento con
mantenimento della stessa mansione.
Abbiamo dichiarato che le ipotesi presentate non sono percorribili in quanto:
- NON rispondono a logiche di mobilità sostenibile
- NON tengono conto delle esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
- NON sono coerenti con l’applicazione del CCNL.
Devono inoltre essere superati gli ostacoli gestionali che fino ad ora hanno vanificato l’attivazione delle liste di trasferimento, trovando soluzioni che le rendano realmente efficaci.
Gli strumenti oggi presenti nel Gruppo, a partire dal consenso dei lavoratori per i trasferimenti d’ufficio ed il relativo trattamento economico, hanno rappresentato una effettiva tutela per i colleghi, soprattutto nei momenti di significativi cambiamenti organizzativi.
Milano, 24 febbraio 2016
Delegazione Trattante Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL – UILCA – UNISIN