Ci è stato segnalato che negli ultimi mesi l’azienda sta chiedendo ai Colleghi la rifusione di danni patrimoniali, riguardanti fatti accaduti anche qualche anno fa e che, a volte, hanno originato contestazioni disciplinari chiuse con sanzioni spesso non gravi.
Ciò in contraddizione con un piano industriale che mette al primo posto le “proprie persone”.
Ogni caso è peculiare con margini di responsabilità differenti ma, invitiamo i Colleghi a effettuare un’attenta valutazione, rivolgendosi alle OO.SS., per accertare i reali profili di responsabilità.
Nella casistica considerata dall’Azienda, si evidenzia che la maggior parte di reclami risarcitori da parte della clientela derivano da operazioni di prelevamenti eseguiti in circolarità (con o senza assegni) da clienti con conto corrente radicato in filiale diversa da quella in cui stanno operando.
Ricordiamo che è sempre necessario attenersi a quanto previsto dalla legge e dalla normativa e in questi casi a quanto indicato nelle schede :
A “criteri per i pagamenti allo sportello e in particolare per l’identificazione del presentatore”,
B “limiti in autonomia dell’operatore per pagamenti allo sportello”
C “documenti d’identità validi per l’identificazione”
e adottare le precauzioni consigliate dalla stessa Azienda.
Sono, infatti, numerosi i casi di prelievi effettuati con ausilio di documenti falsificati da parte di sedicenti truffatori che si spacciano per gli effettivi titolari di conto corrente.
Vogliamo sottolineare come in alcuni casi anche quando gli operatori si sono attenuti a tali disposizioni, l’azienda abbia contestato la non conformità della firma del presentatore rispetto a quella depositata sullo specimen di firma.
E’ noto e abbastanza ricorrente che i tratti degli specimen depositati non corrispondano perfettamente alle firme rilasciate estemporaneamente dai clienti.
Purtroppo l’Azienda, pur in assenza di altri profili di responsabilità addebitabili ai Colleghi, ha contestato la “palese difformità della firma” anche quando si trattava di minime differenze rilevabili solo dall’expertise di un perito calligrafo e non certo applicando la “diligenza professionale richiesta”
Pertanto, ancorché si operi ormai quotidianamente in un contesto lavorativo di filiale spesso emergenziale e convulso, con un’insufficiente formazione preventiva, con focus pressanti su aspetti commerciali e con scarsa attenzione agli aspetti giuridici/operativi, invitiamo tutti i colleghi a dare priorità al rispetto e all’applicazione delle disposizioni legislative e normative anche se ciò dovesse comportare un rallentamento nel raggiungimento del risultato commerciale giornaliero.
Consigliamo pertanto di rivolgersi con immediatezza alle OO.SS. (i riferimenti sono reperibili con facilità sui siti web delle diverse sigle sindacali), anche solo in caso di dubbi e perplessità per una corretta valutazione delle richieste che potrebbero, a un’analisi più approfondita, rivelarsi infondate e quindi improprie.
R.S.A. INTESASANPAOLO MILANO CITTA’
FABI- FIRST/CISL-FISAC/CGIL-SINFUB-UGL CREDITO-UILCA- UNISIN