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PIANO di AZIONARIATO DIFFUSO e PIANO D’INVESTIMENTI “LECOIP”….. “dopo tanti rinvii, che sia finalmente la volta buona?!”

Chiederselo è lecito, visto che l’avvio del piano previsto inizialmente a giugno 2014 è successivamente ed infruttuosamente slittato a metà luglio, ed ancora a metà settembre.
La nuova data sembrerebbe essere ora stata fissata nella prima quindicina del mese di ottobre: per buon gusto e rispetto dei Colleghi evitiamo di fornire giorni “di massima”, nell’attesa che venga definitivamente ed ufficialmente individuata la data finalmente certa.
In questa che viene definita dall’Azienda una ”operazione storica”, destinata ad essere replicata presso altre aziende di credito, le certezze e la chiarezza – almeno per ora – sono state purtroppo “latitanti”.
Se l’Azienda imputa i ritardi agli organismi preposti al rilascio delle autorizzazioni necessarie (rinvii innumerevoli, che rendono lecito porsi domande del tipo “perché tutto questo tempo? Ci sono forse coni d’ombra ancora da chiarire?”), ci auguriamo almeno che il tempo intercorso sia stato proficuamente utilizzato dalla Capogruppo per mettere a punto una procedura di adesione ben oleata e debitamente testata che eviti di porre ulteriormente alla prova la pazienza dei Colleghi, come avvenuto in passato per altre iniziative (a titolo d’esempio ricordiamo la procedura per l’iscrizione al nuovo Fondo Sanitario partita con mille difficoltà nel 2010, così come quella per la scelta e fruizione del Premio Sociale, ecc).
Di certo l’Azienda non ha usato tutto questo tempo per chiarire definitivamente quale sarà la percentuale di assegnazione dell’ulteriore pacchetto azionario per coloro che aderiranno al Piano denominato LECOIP, percentuale che è stata denominata “leva” e che è legata al ruolo ricoperto in Azienda al momento del lancio dell’iniziativa (o al 31 agosto 2014 come è stato in qualche sede dichiarato…. anche qui le date sono purtroppo ballerine).
Questo dato fondamentale – che è stato inspiegabilmente lasciato alla libera determinazione dell’Azienda – non è stato ancora fornito nella sua interezza: la Banca si è infatti limitata a fornire una prima tabella che riguarda alcune figure professionali, ma non tutte, e comprendiamo il disagio ed il malcontento di coloro che non si vedono ricompresi nella tabella che riportiamo in calce (per vederla devi scaricare il documento), scontento del quale ci siamo fatti portavoce presso la stessa.
Quest’ultima, inoltre, non ha voluto commentare le note del proprio comunicato ufficiale dello scorso maggio che prevedono per alcune figure “al top” – personale identificato come Risk Taker – una leva di valore medio 9, fino ad un massimo teorico di 17. Giova invece ricordare che per la gran parte del rimanente Personale la leva minima è 0,8, mentre quella massima fino ad oggi nota non va oltre il 5,5.
Ancora più inspiegabile è stato il silenzio dell’Azienda alla nostra richiesta di chiarire – particolare questo non di poco conto – se tali “grasse” erogazioni andranno comunque a decurtare l’eventuale disponibilità economica da mettere a disposizione di tutti per erogare premi aziendali o premi variabili di risultato per gli anni 2014-2017.
Queste “reticenze” su aspetti fondamentali che l’Azienda dovrebbe per prima ritenere importante chiarire, nell’ottica del massimo coinvolgimento delle Persone e della massima trasparenza, alimenta le perplessità ed i dubbi che sin dall’inizio, per quanto ci riguarda, hanno connotato l’intera operazione.
Nei nostri precedenti comunicati mettevamo in luce anche un altro aspetto non trascurabile che – se non consapevolmente valutato dai Colleghi – rischia di assottigliare in modo consistente la reale convenienza di adesione al piano.
Riassumiamolo brevemente: tutti i controvalori dell’operazione andranno ad incrementare significativamente gli importi esposti sul modello CUD 2014: ciò potrebbe comportare rilevanti aggravi per i Colleghi che – a solo titolo esemplificativo e non esaustivo – utilizzano il modello ISEE per l’iscrizione dei figli ad asili/scuole/università, oppure posseggono redditi che scontano l’aliquota marginale che potrebbe risultare incrementata, o ancora percepiscono assegni familiari che – come noto – vengono influenzati nell’erogazione e nell’importo dal reddito percepito, oppure percepiscono pensioni/rendite collegate ed influenzate dal reddito in questione, percepiscono il cd “Bonus Renzi”.
Avevamo esortato l’Azienda a pubblicare al più presto un approfondito “studio fiscale” con l’intento di supportare adeguatamente i Colleghi affinché la loro scelta sia veramente consapevole e senza sorprese. Ma ad oggi nessuna risposta !
Ricordiamo infine che questa operazione non è “gratuita”, come erroneamente abbiamo sentito proclamare.
L’accordo datato 6 maggio 2014 parla chiaro: il controvalore dell’intera operazione sarà considerato anticipo (e quindi andrà a decurtare) gli eventuali premi aziendali o premi variabili di risultato per gli anni futuri e fino al 2017…… perché si insiste a definire l’operazione gratuita e si sorvola volentieri su questo aspetto? I Colleghi non meritano forse maggior trasparenza e chiarezza?
Alla prova dei fatti, quindi, permangono tutte le perplessità e gli aspetti poco chiari che da subito UNISIN ha messo in evidenza e che non ci consentono di esprimere apprezzamenti e consensi per un’operazione inaugurata in modo sommario ed in tutta fretta nella scorsa primavera e che dopo svariati mesi non è stata ancora definitivamente varata.
In attesa di notizie certe, rimandiamo – per gli aspetti operativi così come fino ad oggi illustrati – alle nostre informative del 9 giugno e 2 luglio scorsi (scaricabili e consultabili sul nostro sito www.falcri-is.org) e pubblichiamo la tabella relativa alle assegnazioni per alcune figure professionali, come consegnataci dall’Azienda e già presente sul nostro sito.

NB. per vedere la tabella scaricare il documento 

Milano, 2 Ottobre 2014

La DELEGAZIONE TRATTANTE UNISIN DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO

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