Continuano i risultati strapositivi di Intesa Sanpaolo (ormai è una costante degli ultimi anni), certificati oltre tutto da autorevoli pareri esterni, tanto da dover essere identificata da tempo, quale “THE BEST BANK OF ITALY” e forse “OF EUROPE”.
Non solo, anche gli ultimi CEO succedutisi non hanno ovviamente perso occasione di
esaltare i risultati sulla stampa e di rimando sui mercati, rimarcando con forza le caratteristiche principali, ovvero solidità presente ed in prospettiva, con parametri super garantisti per quanto attiene Basilea 4.
Quindi una banca in ottima salute dal punto di vista patrimoniale che veleggia a pieno ritmo per fluidità ed efficienza, e di questo ne siamo naturalmente molto soddisfatti.
Anche le ultime euforiche dichiarazioni del CEO Messina, rilasciate appunto a seguito della
eccellente semestrale, vanno in quella direzione “….siamo nelle condizioni migliori – ha concluso il Consigliere Delegato – per uscire vincenti dall’ impegnativo passaggio costituito
dall’asset quality review e dagli stress test…” previsti dalla BCE ad ottobre.
Ma ancora una volta, le attenzioni ed i benefici maggiori sono rivolti agli AZIONISTI nei confronti dei quali vengono già garantiti e messi da parte accantonamenti per cedole per ben 500 milioni, quale la metà dei loro cospicui dividendi già previsti nel “piano industriale”.
ED AI LAVORATORI !?! dalle dichiarazioni alla stampa non abbiamo trovato una sola parola di elogio o per lo meno di riconoscimento della fondamentale opera svolta dalle Lavoratrici e dai Lavoratori, per il raggiungimento dei risultati così lusinghieri.
Eppure senza il prezioso operato di tutti i Colleghi tali risultati sarebbero stati impossibili da raggiungere, ciò nonostante siano costretti ad operare con molte difficoltà derivanti da una ormai perenne e cronica carenza di organici, con orari di lavoro sempre più pesanti ecc. ecc. ed il tutto a fronte anche di tagli economici e di carriera tanto pesanti quanto assurdi.
L’ultima vicenda del premio aziendale e la trovata davvero “geniale” dei Piani di Azionariato e di Investimento (LECOIP) “ in favore dei dipendenti “ – dei quali peraltro ad oggi vi sono degli ennesimi “rimandi temporali” -, testimoniano l’ indifferenza alla quantità e qualità del lavoro svolto dai Lavoratori in tutti questi anni.
Basti ricordare che i suddetti piani prevedono che le azioni assegnate vengano praticamente pagate con i nostri soldi essendo tale costo un acconto sui futuri premi aziendali, questo è ciò che stato stabilito, scritto nero su bianco nell’accordo a suo tempo firmato!!!
Non ci sembra vi sia molto da esultare né da essere così contenti!!!
Ci domandiamo per quanto tempo ancora l’Azienda intenda “ tirare la corda” nei confronti dei Colleghi. Nonostante l’impegno profuso in questi anni ed i risultati ottenuti, troppo poco è stato loro riconosciuto. Da troppo tempo assistiamo sia ad un progressivo smantellamento delle tutele acquisite nel passato, sia ad un forte peggioramento delle condizioni economiche a tutti i livelli.
Ma non è così ovunque: infatti in altri grandi gruppi bancari sono stati raggiunte intese che hanno migliorato (o tendono a migliorare) le condizione di lavoro !
Come accaduto proprio di recente, per esempio, al gruppo Monte Paschi di Siena, dove è stato firmato un accordo per la gestione degli ulteriori 4600 esuberi chiesti (o meglio imposti!) dalla UE in seguito alla grave crisi che ha colpito questa Banca.
Orbene, nonostante la grave situazione economica in cui si trova questo Istituto, gli accordi raggiunti, oltre a permettere uscite incentivate volontarie di assoluto favore, hanno stabilito possibili miglioramenti delle condizioni di lavoro per chi rimane, e di questo ci complimentiamo.
Diversamente, in Intesa Sanpaolo con la scusa della crisi finanziaria e del mondo che cambia – nonostante i favolosi risultati da prima banca italiana se non addirittura europea – “…risultati eccellenti – ha commentato alla stampa il CEO Messina – che collocano Intesa Sanpaolo in una posizione di notevole forza a livello europeo…”, si continua a chiedere ai Lavoratori solo e soltanto sacrifici senza nulla dare in cambio.
Ma c’è di più!!! La rigidità di Intesa Sanpaolo nel controllo “ossessivo” sul rispetto dell’applicazione della normativa interna da tempo messa in atto. Purtroppo i Colleghi a causa di circolari farraginose non sono nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro con serenità e di occuparsi e quindi rispettare tutte le incombenze a loro carico. Ciò lascia quindi emergere la sola volontà aziendale di punire senza remore le Lavoratrici ed i Lavoratori (magari … per raschiare ulteriormente il barile della “riduzione del costo del personale”) senza minimamente tener conto della situazione di grande criticità in cui si trovano ad operare: carenza di personale, assenza di aiuti e supporti, ecc. ecc..
La misura è colma, non è più possibile andare avanti così e sempre più i colleghi se ne stanno rendendo conto; è da tempo ormai che il nostro sindacato segnala e denuncia queste incredibili ed inaccettabili situazioni; certo e’ che, non vorremmo continuare a rimanere …… da soli !!!
Milano, 1 settembre 2014
Le Segreterie di Coordinamento UNISIN Falcri – Silcea
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