In data 6 ottobre scorso, l’azienda ci ha incontrati a roma con l’intento di ordinare gli argomenti oggetto dei prossimi confronti e che, ricordiamo a beneficio di tutti, sono: – occupazione – circolo ricreativo di gruppo – cassa sanitaria di gruppo – protocollo delle relazioni industriali di gruppo. l’unico argomento di fatto trattato, così come imposto dall’azienda, è stato quello dell’occupazione. ci è stato comunicato che intesa sanpaolo – in anticipo rispetto alle altre aziende del settore –ha già ultimato il piano di uscite del personale attraverso lo strumento del fondo esuberi che quindi – in linea di massima – non dovrebbe nell’immediato essere più attivato. adesso l’azienda è invece pronta a “fare occupazione” ma “trovando gli strumenti giusti”, operando un corretto riequilibrio tra zone che lamentano carenza di personale con altre che registrano la situazione opposta, e rimanendo sempre ben vincolata alla “imprescindibile necessità di tenere sotto controllo il rapporto costi/ricavi” (così dichiara l’azienda). più in particolare, ci è stata partecipata l’intenzione di riscrivere nuove e più cogenti regole, anche “innovative”, con lo scopo di: – svincolarsi dalle troppe limitazioni che l’attuale accordo sul part-time oppone all’azienda – rimuovere gli ostacoli (cioè le regole vigenti) ad un più semplificato passaggio di personale dalle direzioni centrali alla rete – legalizzare l’utilizzo delle risorse attraverso l’istituto del demansionamento (adibizione a mansioni inferiori rispetto a quelle proprie del grado conseguito) – dotarsi di “contratti alternativi” svincolati dalle regole imposte dal ccnl giudicato ormai superato rispetto all’attuale contesto. ci è stata chiesta la disponibilità ad aprire un confronto su queste proposte. la falcri, attraverso il proprio segretario responsabile, ha ribadito con forza che occupazione significa prima di tutto fare chiarezza su delocalizzazioni ed esternalizzazioni: quanto sta purtroppo accadendo in i.s.g.s. noi lo avevamo paventato e previsto, proponendo diverse e più tutelanti soluzioni, vanificate purtroppo dalla fretta di chi si precipitò a firmare un accordo definito “di massima garanzia” solo pochi mesi fa. anche le conferme a tempo indeterminato dei tempi determinati sono temi prioritari e strettamente connessi all’argomento. falcri è sempre pronta al confronto a condizione però che: – si riprenda a fare trattativa “vera”, che comporti anche la puntuale ed effettiva verifica dell’applicazione degli accordi – non venga mai a mancare il rispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori, presenti e futuri – le soluzioni individuate non comportino ulteriori sacrifici economici o compressione delle tutele già acquisite e patrimonio di tutti. dopo lo “scippo” del vap, consumato con una “manovra” che ha escluso totalmente la condivisione dei lavoratori, messi inaspettatamente di fronte al “fatto compiuto”, ci preoccupa seriamente la piega che sta prendendo l’agenda dei lavori: non vorremmo mai che con un nuovo e fantasioso “blitz” la “maggioranza firma-firma” individuasse soluzioni “creative e fantasiose” per mettere ancora pesantemente la mano nelle “tasche dei lavoratori”. la situazione si prospetta grave ed i lavoratori sono chiamati ad un atto di grande maturità e responsabilità: prima che facciano ulteriori danni fermate i sindacati che firmano, firmano, firmano … qualsiasi cosa! la delegazione falcri di gruppo