“A poche ore dalla 74ma Giornata Nazionale per le Vittime del Lavoro di domenica scorsa abbiamo dovuto, purtroppo, registrare l’ennesimo grave incidente che ha procurato la morte di un lavoratore e il ferimento di altri due. Il tema della sicurezza sul lavoro – evidenzia il Segretario Generale UNISIN/CONFSAL Emilio Contrasto – è fondamentale per un Paese come l’Italia che si posiziona tra le prime economie europee e mondiali. Fondamentale il monito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha evidenziato come la sicurezza sul lavoro sia ‘una priorità permanente per la Repubblica. Ogni vita persa, ogni vita compromessa chiama un impegno corale per prevenire ulteriori perdite della salute e della dignità di chi lavora. La sicurezza sul lavoro, oltre che una prescrizione costituzionale, è anzitutto una questione di dignità umana.’”.
“La dignità delle lavoratrici e dei lavoratori e la loro sicurezza – evidenzia Emilio Contrasto – rappresentano, per chi come noi è impegnato quotidianamente sul campo, una priorità. Sui luoghi di lavoro e nelle aziende deve esserci un impegno comune tra parte datoriale, lavoratrici e lavoratori e parti sociali perchè riescano a coniugarsi positivamente diritti, prevenzione, formazione, controlli e tutele. L’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) ha sottolineato la necessità, a nostro avviso non più procrastinabile, di focalizzare l’attenzione di tutte le forze del Paese su una rivisitazione delle norme attualmente esistenti sulla tutela delle vittime del lavoro. E’ necessaria, infatti, una revisione organica complessiva oltre a quella che integra e tiene aggiornata una normativa che ha visto la luce nel lontano 1965, ormai quasi sessanta anni fa, tenendo conto dell’evoluzione dei tempi, dei diritti e delle tecnologie”.
“E’ fondamentale quindi – prosegue Contrasto – che la normativa a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro sia opportunamente implementata e sia sempre più stringente e tenga conto del cambiare, quasi quotidiano, del mondo del lavoro e delle modalità di espletamento del lavoro stesso. Occorre, inoltre, che vengano ampliati in maniera massiccia gli strumenti di controllo e il personale addetto agli stessi perché solo così si potrà avere una riduzione dei drammatici numeri di infortuni e morti che ogni anno funestano il nostro Paese. E’ altresì importante che vengano poste in atto tutte le tutele necessarie per le famiglie che a causa degli incidenti sul lavoro devono, purtroppo, affrontare, oltre al dolore per la perdita o per la invalidità causata da un infortunio o una malattia professionale di un proprio caro, anche tante difficoltà quotidiane non ultime quelle economiche”.
“Nel settore bancario – conclude il Segretario Generale Contrasto – la normativa per la tutela sugli infortuni sul lavoro, grazie alla contrattazione collettiva di primo e secondo livello, è sufficientemente avanzata. Occorre però continuare a tenere alta l’attenzione perché quello che viene comunemente definito “clima aziendale” non produca effetti negativi sulla salute e sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori”.
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