07.07.2022 – Confusione, incertezza, mancanza di organizzazione: è quello che si percepisce nell’ambito del leasing e del Real estate legato al leasing. Ci è stato comunicato, infatti, che Intesa Sanpaolo ha ceduto la quasi totalità delle pratiche c.d. Omega a investitori terzi e il service di Intrum si ridurrà esclusivamente, per quanto attiene agli immobili, a posizioni sotto i 2 milioni di euro, mentre le sofferenze M&E saranno in gestione diretta. L’ing. Risso, capo di Operations, ha dichiarato che questa operazione non avrà alcuna ripercussione sui livelli occupazionali. Le OO.SS., nel condividere le legittime preoccupazioni dei lavoratori sul tema, si augurano che quanto dichiarato trovi conferma nei fatti e chiedono che la nuova cessione possa essere l’occasione per integrare numericamente l’organico e ridistribuire più equamente i carichi di lavoro.
L’operazione societaria tra Intesa Sanpaolo e Intrum doveva essere finalizzata a gestire anche nel Leasing il 90% dei flussi di sofferenze generate, in assenza peraltro di un portafoglio proprietario Intrum. Ad oggi i flussi promessi arrivano col contagocce e le pratiche del perimetro gestito vengono cedute, determinando inevitabilmente delle preoccupazioni sulle prospettive lavorative. Ciononostante, il comparto Leasing è costantemente in difficoltà anche a causa delle tante uscite di personale non rimpiazzate.
In questo clima di incertezza si continua a lavorare con poca serenità e il raggiungimento del budget fissato dall’azienda si fa sempre più difficile. Le metodologie di lavoro cambiano in continuazione, mancano direttive univoche e si riscontra l’assenza di note operative. Insomma, non si sa chi deve fare cosa e si rimette alla buona volontà e professionalità del singolo dipendente la soluzione di problemi che dovrebbero essere gestiti mediante un’organizzazione efficiente che promuova e accresca le competenze professionali. L’organizzazione continua ad avere pesanti carenze aggravando i carichi di lavoro e mortificando la professionalità dei lavoratori. L’impegno richiesto ai lavoratori a seguito delle cessioni, con la diversificazione dei fornitori e delle procedure di recupero, è sempre più gravoso e non ci sono certezze che a questo possa corrispondere un sensibile incremento degli incassi vista anche la vetustà delle pratiche in gestione, spesso prive di documentazione. Si registrano inoltre una ipertrofia delle attività amministrative e un forte impatto delle continue due diligence. Non trascurabile è anche il peso della complessa operatività collegata alla gestione dei beni mobiliari e immobiliari. Le poche commesse leasing in ingresso (es. REV) hanno peraltro un forte impatto sull’attività e sull’impegno richiesto ai lavoratori (apparentemente sottovalutato), a fronte di incerte possibilità concrete di recupero. Ribadiamo che eventuali errori e omissioni in buona fede dovute al sovraccarico di lavoro e alla inefficiente organizzazione non saranno addebitabili ai lavoratori.
Le OO.SS., nel rilevare come il ruolo del Leasing continui ad essere percepito dai colleghi coinvolti come marginale all’interno dell’organizzazione aziendale, denunciano i problemi organizzativi con spirito di fattiva collaborazione nell’interesse dell’azienda e dei lavoratori.
Le Segreterie degli Organi di Coordinamento Intrum Italy
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN