La situazione venutasi a creare per effetto dell’integrazione di UBI in INTESA SANPAOLO è vicina al punto di non ritorno. Con il passare dei giorni registriamo nella stragrande maggioranza delle Strutture produttive di Rete, e non solo, condizioni di lavoro disumane che stanno mettendo a dura prova la tenuta psico-fisica di migliaia e migliaia di Lavoratrici e Lavoratori (anche di provenienza ISP e interessati dall’attività di assistenza e affiancamento).
Il peso dell’integrazione è oramai solo sulle spalle dei Colleghi che tentano disperatamente di far fronte alle deficienze organizzative aziendali (e agli episodi di aggressione verbale, in alcuni casi anche fisica, da parte della clientela), prima causa di quello che si può oramai definire: IL FALLIMENTO TOTALE DELL’INTEGRAZIONE DI UBI IN INTESA SANPAOLO! E a sancire tutto ciò non è solo il Sindacato ma anche la clientela, come testimoniato dalle decine e decine di uscite stampa in tutta Italia che raccontano di come nelle Filiali, oggetto d’integrazione, le disfunzioni e i rallentamenti, e in molti casi il blocco, dell’operatività abbiano raggiunto livelli non degni di chi vuole offrire un servizio essenziale, tanto più vitale in un periodo di emergenza sanitaria dovuta alla lunga pandemia.
Solo a titolo esemplificativo (l’elenco sarebbe lunghissimo) denunciamo le principali criticità che ad oggi non consentono il buon esito dell’integrazione dell’ex UBI in ISP.
- Assenza totale di un adeguato piano di formazione, realmente fruibile, in favore dei Colleghi provenienti da UBI.
- Colleghi trasferiti dal 12 aprile 2021, peraltro senza il preavviso e l’adeguata formazione previsti dal CCNL, in altre Strutture produttive e con mansioni mai svolte prima.
- Colleghi di ISP chiamati ad affiancare quelli di UBI a cui viene richiesto contemporaneamente di occuparsi comunque dell’ordinaria loro attività.
- Continue pressioni alla vendita e al collocamento di prodotti (a fronte, peraltro, di un sistema incentivante che sta suscitando nei Colleghi molteplici perplessità).
- Mancato pronto turn-over del Personale a seguito delle cessazioni del rapporto di lavoro.
Tale indiscutibile fallimento è da ascrivere unicamente ad un’Azienda ancora, INCREDIBILMENTE, sorda alle ripetute sollecitazioni, richieste e rappresentazioni del malessere che sta travolgendo il Personale e la clientela della Banca, avanzate dal Sindacato, ai vari livelli, all’interno di ISP.
Non sappiamo se i vertici di INTESA SANPAOLO siano a conoscenza di quello che sta accadendo nel primo Gruppo bancario del nostro Paese, una cosa deve essere però chiara: da qui in avanti NULLA potrà essere imputato al Personale rispetto al fallimento in corso!
RICONOSCERE GLI ERRORI FATTI E PORVI IMMEDIATAMENTE RIMEDIO E’ INDICE DI PROFESSIONALITA’ OLTRE CHE D’INTELLIGENZA! FERMATEVI FINCHE’ SI E’ IN TEMPO!
Lì, 4 maggio 2021
LA SEGRETERIA UNISIN GRUPPO INTESA SANPAOLO
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