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BANCARI: essenziali nei servizi….ma non per il piano vaccini

“Il piano vaccini tenga opportunamente in considerazione anche le lavoratrici e i lavoratori impegnati nell’erogazione dei servizi pubblici essenziali (ai sensi della legge n. 146/1990), ivi inclusi quindi quelli bancari”. Questa la sintesi dell’appello lanciato da tutti i Sindacati e dall’ Abi, qualche mese fa, all’allora Presidente del Consiglio ed a tutti i Ministri coinvolti nell’attuazione del piano sanitario.

Da allora la situazione non è certamente migliorata, anzi è notizia di queste ore che la Commissione Ue propone persino di accelerare l’autorizzazione dei vaccini adattati alle nuove varianti che tanto preoccupano gli esperti.

Ciò che invece non è mai diminuito in quest’anno di pandemia è l’impegno delle nostre Colleghe e Colleghi, che hanno assicurato al Paese la fruizione dei cosiddetti “servizi pubblici essenziali”, come previsti dalla legge.

Tra le categorie interessate alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, recentemente approvato, vi sono proprio coloro che lavorano nei servizi pubblici essenziali.

Nel frattempo chiediamo alla nostra Azienda di rispettare alla lettera le misure di prevenzione, contrasto e contenimento del virus Covid-19 individuate nei Protocolli sottoscritti con le OO.SS. (magari dotando tutte le postazioni anche degli agognati plexiglass).

Al contempo, ribadiamo la necessità che quanto prima i lavoratori bancari possano fruire delle vaccinazioni, ricordando il “rischio contagio” al quale sono sottoposti ogni giorno e il contesto globale decisamente impegnativo in cui devono operare.

Milano, 17.2.2021

UNISIN GRUPPO INTESA SANPAOLO
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