Ci sembra di essere tornati ai tempi del famoso programma televisivo.
Un giorno di tutela-day non è più sufficiente, quindi raddoppia pur di riuscire a fare numeri in attesa della fusione con Ubi. Ci chiediamo: queste pressioni “monstre” a chi servono? Forse a garantire ai capi di tenere stretta la posizione o di ri-posizionarsi alla meglio.
Il direttore Barrese, nella sua intervista web, insiste anzi “raddoppia” sul concetto delle filiali <<sempre aperte, sempre aperte>> a voler sottolineare il grande lavoro svolto dalla rete durante i mesi passati malgrado, aggiungiamo noi, i ritardi dell’azienda in tema di sicurezza. Il problema delle telefonate inevase torna ad essere prioritario: l’impegno assunto dall’azienda di risolvere la questione si è infine tradotto nel rendere visibile il cellulare dei colleghi sull’app aziendale.
Anche stavolta, quindi, l’azienda non lascia anzi … raddoppia le incombenze a carico dei colleghi data la mole di telefonate che continua ad arrivare. Corretto rispondere ai clienti ma ci sembra altrettanto corretto fornire le tanto attese risposte: i gestori aspettano ancora le barriere in plexiglass e molte filiali non hanno lo steward.
Ancora una volta i risultati di fine anno hanno dimostrato che l’impegno profuso dai colleghi non è mai venuto meno nonostante le mille difficoltà.
Ci permettiamo di fornire un suggerimento ai vertici aziendali:
lasciate lavorare in serenità i colleghi senza “raddoppiare” le pressioni!
Un invito ai colleghi: fuori dell’orario di lavoro lasciate spento il cellulare aziendale! Il diritto alla disconnessione è sancito dal CCNL; è necessario applicarlo, impedendo di ricevere richieste di lavoro al di fuori dell’orario contrattualmente previsto.