“I lavori per la preparazione della piattaforma rivendicativa per il rinnovo del CCNL procedono spediti e a breve potremo sottoporla al vaglio di tutte le Lavoratrici e di tutti i Lavoratori del Settore” annuncia il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL, Emilio Contrasto, al termine dell’incontro odierno tra Sindacati del credito e ABI che ha confermato il “congelamento” della scadenza del contratto sino al prossimo 31 maggio. “Nell’incontro odierno, si è altresì concordato di mantenere la piena operatività del Fondo di Settore per l’Occupazione al fine di continuare a sostenere l’occupazione e la ricollocazione del personale in mobilità”. Inoltre, prosegue Contrasto, “abbiamo trovato l’intesa sulle libertà sindacali sgombrando così il campo da eventuali possibili fraintendimenti o peggio condizionamenti che la parte datoriale avrebbe potuto avanzare in una fase estremamente delicata che vede al centro delle relazioni sindacali di settore il rinnovo del CCNL”.
“Adesso è chiaro anche quali saranno le prossime tappe, ma il confronto si presenta in salita. I sacrifici devono avere un senso ed una fine” spiega Contrasto, chiarendo la posizione sindacale sul tema del Tfr nel settore del credito. Esprime contrarietà per la decisione di ABI di “non accogliere la richiesta sindacale di ripristinare da subito i criteri di calcolo del Tfr su tutte le voci retributive, più favorevoli per i Lavoratori, previste dalla normativa di Legge ma di rimandarne la discussione in fase di rinnovo del CCNL”. Nel dettaglio, Contrasto ricorda che “la limitazione delle voci su cui è riconosciuto il Trattamento di Fine Rapporto dei circa 290.000 bancari condivisa nel 2012, e successivamente prorogata nel 2015, era stata decisa in seguito alla pesante crisi economica che ha interessato il Paese. Tale provvedimento, che aveva come fine quello di dare un contributo per risollevare il Sistema, non ha più motivo di essere visto e considerato che le Aziende bancarie hanno ripreso a macinare utili”. Infatti “I bancari hanno sempre fatto responsabilmente la propria parte nei momenti difficili e hanno contributo in modo strutturale a rendere il Settore più solido” attacca il Segretario Generale di UNISIN.
“Anche e soprattutto grazie a ciò, le banche sono ritornate a risultati molto buoni, salvo alcuni casi specifici su cui continua ad essere alta l’attenzione del Sindacato. Il management continua a veder crescere i propri già ricchissimi emolumenti, mentre le retribuzioni dei bancari sono rimaste ferme. Nessuno quindi – va avanti Contrasto – pensi di prendere a pretesto i segnali della nuova recessione per chiedere nuovi ed ulteriori sacrifici. Occorre dare un deciso segnale di cambio di rotta rispetto al passato, iniziando con l’abolizione del salario di ingresso dei neo assunti, e rendere il nuovo contratto aggiornato ai cambiamenti che stanno interessando il Settore per dare risposte concrete alle esigenze del lavoro. Le Banche abbiano “concretamente” il coraggio di investire sulle loro principali risorse: le Lavoratrici ed i Lavoratori”.
Infine, “la vicenda dei diamanti non sia pretesto per muovere un nuovo attacco alle Lavoratrici e ai Lavoratori, già troppe volte chiamati a rispondere di responsabilità che fanno capo ad altri (management)” ammonisce Contrasto, che continua evidenziando che “questa è solo l’ultima di tante vicende in cui la cattiva gestione di alcuni amministratori – pochi per fortuna – causa danni ai clienti, ai bancari e alle stesse banche”.