“Siamo sorpresi e rammaricati per un voto che va contro l’operato di centomila dipendenti e contrasta con le parole di sincero ringraziamento espresse dall’amministratore delegato Carlo Messina”. Gabriele Slavazza, segretario Responsabile di Unisin in Intesa Sanpaolo nonché vice segretario generale Unisin, commenta così quanto accaduto nel pomeriggio di venerdì durante l’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio di Intesa Sanpaolo.
“Per ogni singola votazione, dall’aumento di capitale al riconoscimento dei premi per il management – spiega Slavazza – la maggioranza si è sempre espressa con percentuali che superavano il 99%. Soltanto al momento dei due voti relativi all’acquisto da parte di Intesa Sanpaolo di azioni proprie da destinare ai dipendenti in qualità di premi per gli anni del nuovo piano industriale 2018-2021, oltre il 16% degli azionisti di riferimento ha dato parere negativo”.
“Il piano è passato comunque con una maggioranza di quasi l’85% – prosegue il vice segretario generale Unisin – ma si tratta in ogni caso di un fatto che ci rammarica e ci sorprende. Innanzitutto perché contrasta con le dichiarazioni di grande apprezzamento dell’operato dei lavoratori espresse poco prima dall’amministratore delegato Messina, e poi perché riguarda la vita di quei centomila dipendenti con mansioni e retribuzioni più basse che in questi ultimi quattro anni hanno permesso ad Intesa Sanpaolo di raggiungere risultati straordinari e distribuire oltre dieci miliardi di dividendi”.
Di seguito i Video dell’intervento:
Parte1 – https://youtu.be/UT7oXPngQQU
Parte2 – https://youtu.be/_AzKS0NVHyA
Parte3 – https://youtu.be/unZPzIaD0kQ
Di seguito l’intervento “completo” del Segretario Responsabile di Unisin Gabriele Slavazza:
Buongiorno. Sono Gabriele Slavazza Segretario responsabile in Intesa Sanpaolo di UNITA’ SINDACALE – Falcri-Silcea-Sinfub ed ancora una volta ho il piacere di intervenire per portare all’attenzione dei presenti alcune considerazioni in merito alla Nostra Banca. Dico Nostra per due motivi: primo perché siamo Dipendenti e secondo perché siamo anche azionisti.
Si è recentemente concluso, in modo molto positivo, il piano industriale i cui risultati hanno creato ulteriore solidità patrimoniale portando così Intesa Sanpaolo ai vertici del sistema bancario europeo: siamo già inseriti nel nuovo piano che ha validità sino al 2021.
Mi rivolgo a Lei, dottor Messina, per le belle parole che ha rivolto a tutti i nostri Colleghi, che sono apparse in un articolo di stampa…”100.000 Persone che nei passati quattro anni hanno compiuto un risultato di cui il Paese deve essere orgoglioso: siamo diventati la bandiera italiana all’estero, l’organizzazione italiana con la migliore reputazione all’estero e la maggiore reputazione con gli investitori internazionali”.
Questa Sua importante esternazione segue ad altre dello stesso tenore ripetute nel tempo, ed anche questa mattina non si è smentito: e ci fa piacere; anche a seguito di ciò, lo scorso anno, proprio in occasione dell’assemblea degli azionisti, avevo pacatamente ma convintamente suggerito l’erogazione di una ricompensa tangibile, proporzionata agli sforzi, all’impegno profuso, posto e messo in atto da tutti i Colleghi che lavorano in questa “Grande Banca”.
Una risposta alla richiesta in effetti c’è stata ma ora è necessario che questa “ricompensa” sia di fatto “rimpolpata” e molto più concreta: per farla breve si tratta di elargire un importo ben più consistente. A tutti fanno piacere affermazioni ed esternazioni di questo genere ma, come tutti sappiamo, di sole “lusinghe” non si campa.
Registriamo ancora una imbarazzante disparità tra la remunerazione per un ristretto numero di manager rispetto al compenso destinato alla stragrande maggioranza delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Gruppo.
E’ indubbio l’apporto di tutta la dirigenza al successo del nostro Gruppo ma è altrettanto vero che senza il contributo, l’impegno e la dedizione di tutti noi oggi non staremmo qui a celebrare gli splendidi risultati conseguiti.
Non va assolutamente dimenticato anche l’impegno di tutto il Personale per l’attuazione del piano riorganizzativo che è stato peraltro puntualmente messo in campo in occasione dell’integrazione delle ex Banche venete.
Per tutto ciò detto ed anche per il carico di responsabilità assunto dai Lavoratori si chiede e mi permetto di aggiungere, si rende necessario un maggiore e concreto riconoscimento. L’invito è pertanto ad una considerazione veramente “percepibile”, certo che questa richiesta sarà ben compresa anche da tutti gli Azionisti, ai quali non sfuggono i benefici derivanti dal poter contare su un Personale motivato ed adeguatamente gratificato.
Inoltre, affinché i risultati conseguiti siano davvero costanti e duraturi nel tempo, non si può prescindere anche da un deciso miglioramento delle condizioni di lavoro di quelle 100.000 Persone di cui si è detto…
Il raggiungimento di questi risultati porta ad instaurare un clima sempre più teso nelle varie strutture aziendali ed in tante situazioni ne risente pure la clientela; i carichi di lavoro a cui quotidianamente le Lavoratrici ed i Lavoratori sono chiamati a sopportare sono in costante crescita. Vengono richiesti impegni formativi necessari sia ad apprendere nuove procedure in vista della “trasformazione digitale” che la banca ha avviato, sia per collocare nuovi prodotti e servizi, destinati ad una clientela sempre più esigente, in un contesto normativo che impone grande competenza e professionalità, conoscenza e particolare attenzione. Occorre far cessare, una volta e per tutte, le esasperate ed esasperanti pressioni commerciali nelle filiali ed intervenire drasticamente su coloro che pensano di poter governare con le frusta e con “minacce” di qualsiasi tipo: ritengo superfluo ricordare a tutti che il cosiddetto “Fordismo” è finito da tempo e non ha mai “pagato”… I Colleghi ci chiedono un impegno ed un’azione che sia effettivamente risolutiva su tale questione. Ritengo che sia interesse di tutti gli stakeholders evitare che “la corda a forza di tirare, si possa spezzare”
Per quanto riguarda la delicata questione dei crediti deteriorati avremmo preferito una gestione “in house” degli stessi ma dobbiamo prendere atto che l’Azienda ha optato per una scelta strategica diversa, di partnership, affermando comunque che “verranno valorizzate ulteriormente le risorse umane coinvolte”.
A questo punto l’impegno di UNISIN sarà rivolto a neutralizzare l’impatto di questa scelta sui Colleghi e a salvaguardare sotto tutti i punti di vista le Lavoratrici e i Lavoratori ai quali dovrà essere garantita tranquillità e chiarezza sul loro futuro, senza eccezione alcuna. Dopo quanto sentito nella sua relazione, le crediamo sulla parola!!!
Da ultimo, è necessario fare una riflessione complessiva in merito al considerevole numero di Colleghi che hanno scelto di aderire al Fondo esuberi di Settore: da parte nostra l’apprezzamento per la scelta di mettere a disposizione delle Lavoratrici e dei Lavoratori del nostro Gruppo tale strumento.
Quindi dottor Messina, mi rivolgo ancora a Lei e non me ne voglia: come rappresentante sindacale Le chiedo di mettere in atto un processo di assunzioni tali da poter comprovare che, anche su questo fronte, Intesa Sanpaolo sa fare la differenza, offrendo al Nostro Paese un ulteriore motivo per andare orgogliosi della nostra Azienda.