In data 13 ottobre si è svolta  l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della piazza di Gallarate.

Anche in questa occasione sono emerse le problematiche, ormai croniche, con cui le lavoratrici ed i lavoratori sono costretti a convivere ma  che  per molti responsabili aziendali pare  non esistano.

Reportistica inutile

Nonostantel’’accordo relativo alle  politiche commerciali dia chiare indicazioni rispetto al non utilizzo di inutile reportistica, ricordando che è possibile effettuare la rilevazione dei dati/risultati utilizzando  gli strumenti aziendali ufficiali,  continuano a proliferare fantasiose richieste.

Forse chi avanza queste richieste non conosce gli  strumenti aziendali, oppure volutamente li ignora al fine di  esercitare indebita pressioni commerciali spingendosi sino a prospettare importanti modificazioni professionali (“cambia mestiere” ) o trasferimenti dal sapore punitivo ( “ti faccio trasferire”).

A questi colleghi forse non è servita molto la scuola dei capi; riteniamo indispensabile prevedere per loro un veloce corso di recupero ed una valutazione dell’ idoneità a ricoprire il ruolo perché, mantenerli in servizio,  vanifica le iniziative aziendali rivolte a migliorare il clima di filiale e non è sicuramente in linea con quanto richiesto dall’azienda.

Sovrapposizione scomposta di  campagne commerciali

Definire urgenti ed improrogabili tutte le campagne commerciali in ristretti spazi temporali realizza l’adagio: “ quando tutto e urgente nulla è urgente”. Questo serve a qualcuno?

Porre obbiettivi spesso non raggiungibili senza tener conto del territorio in cui vengono calati probabilmente non aiuta  a realizzarli e forse rende meno coerente  il principio di“ banca dei territori”Questa affermazione ci viene proposta con sempre maggior frequenza da diversi responsabili aziendali sulla piazza di Gallarate e  per noi  è motivo di maggiore preoccupazione e non di sollievo; aggiungiamo che  anche costoro dovrebbero cominciare a far sentire la loro vocesempre più in alto nella filiera di comando per evitare di contribuire involontariamente ed inutilmente a tendere sempre più la corda, col rischio concreto che la stessa a breve si spezzi .

Il metodo commerciale

Continuiamo ad essere convinti che il metodo commerciale proposto, comunque mai condiviso in toto dal tavolo sindacale anche per le inevitabili storture derivanti dalla sua integrale applicazione,  vada adattato alle diverse realtà e non a prescindere da queste.

Non possiamo pensare che l’organico sia una variabile indipendente, che il numerino magico (“ sette telefonate al giorno”) possa essere applicato a prescindere dall’orario individuale di lavoro o dall’organico presente il filiale.

E le pressanti e diverse richieste che ripetiamo, scompostamente vengono calate dall’alto, diventano INUTILI  E PERICOLOSE PRESSIONI COMMERCIALI.

Il metodo ha funzionato sino ad oggi ? Si, ma solo grazie al grande senso di responsabilità, in alcuni casi di vero sacrificio  personale da parte delle colleghe e dei colleghi, ma è pensabile continuare a tirare la corda?

Formazione

Vogliamo ricordare atutti, compresi i  responsabili aziendali a tutti i livelli, l’importanza fondamentale attribuita alla formazione, tema oggetto di continuo confronto aziendale e specifici accordi sindacali fortemente  condivisi e quindi  sottoscritti.

Invitiamo colleghe e colleghi a fruire della formazione,indispensabile per poter lavorare con cognizione di causa ed elemento  indispensabile per i percorsi professionali.

La formazione va effettuata in modo serio, in luoghi idonei, anche a casa, in orario di lavoro.

Ricordiamo a tutti i colleghi che svolgere il corso IVASS con leggerezza o superandolo, come spesso dice il proprio responsabile, con “un aiutino” perché così ci si impiega minor tempo

-non si acquisiscono  gli elementi formativi essenziali per svolgere in modo consapevole il proprio lavoro;

–ci si carica di tutte le possibili  conseguenze  negative che potrebbero derivare dal proprio operare; il non conoscere la normativa non è motivo valido per non applicarla e non evita le responsabilità che ne derivano a partire dalle contestazioni aziendali.

Quindi fate formazione in modo corretto, segnalateci  immediatamente atteggiamenti che non ve lo consentano; denunceremo accadimenti con nome e cognome dei responsabili.

Ci potremmo dilungare ancora molto rispetto alle problematiche  rivenienti da comportamenti al limite del lecito e ci riserviamo di denunciare  tutti quelli  che questo flebile limite oltrepasseranno, lo faremo  in tutti i luoghi e con tutti gli strumenti a nostra disposizione.

Oggi ci fermiamo chiedendo a chi riveste ruoli apicali in azienda di fare tutto quello che può per correggere comportamenti inadeguati e non utili, comportamenti dannosi per colleghe e colleghi e potenzialmente molto dannosi anche per l’immagine della nostra azienda.

Per noi è importante la nostra azienda e la sua immagine.

Anche dall’immagine aziendale  derivano le condizioni  che consentono di raggiungere traguardi economici importanti che contribuiscono a  rendere più sicuro anche il nostro futuro.

Non facciamoci male, tendere ulteriormente la corda potrebbe avere la conseguenza inevitabile di spezzarla e riannodarla potrebbe essere complicato.

Le   Rsa  di Gallarate

FIRST-CISL      FISAC-CGIL     UNISIN     UILCA

 

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