L’Azienda ha comunicato che dal 4 settembre le filiali di Novi Ligure, Acqui Terme e Casale Monferrato prolungheranno l’orario di chiusura dalle 18.30 alle 19.00.
Vorremmo comprendere quali valutazioni sono state fatte per addivenire a questa decisione quando le OO.SS. richiedono da tempo, durante gli incontri d’Area la riduzione dell’orario alle 18.00 per tutte le filiali dell’Area Piemonte Sud.
I motivi della nostra richiesta possono essere:
1) Insufficienza degli organici
L’organico è ormai ridotto all’osso da tempo a causa di maternità e pensionamenti non sostituiti, legittime richieste di part time e tutte le tipologie di permessi necessari alla Anche solo mezz’ora di allungamento va ad impattare su equilibri già molto precari, aumentando le difficoltà ormai croniche a programmare una corretta turnazione.
La riduzione di mezz’ora, al contrario, avrebbe pemesso un turno in meno e quindi una gestione più semplice e una presenza di dipendenti più capillare nelle ore di maggior affluenza della clientela.
2) Inutilità commerciale
L’estensione dell’orario delle filiali nasce con l’obiettivo di adeguare il servizio offerto dalla banca ai nuovi stili di vita della clientela, ma la nostra conoscenza del territorio ci insegna che molti degli abitanti di queste zone, nonché nostri clienti, alle ore 19.00 si stanno già predisponendo per il pasto serale! La nostra clientela frequenta abitualmente gli sportelli nell’orario mattutino, proprio nella fascia oraria dove, per le suddette carenze di organico, NON riusciamo a offrire un servizio accettabile.
Questi comportamenti sono legati all’anzianità anagrafica della maggior parte dei nostri clienti più performanti, ma va evidenziato che anche i giovani, che utilizzano molto meno lo sportello bancario, vuoi
perché digitalizzati vuoi perché a corto di liquidità, non fanno le fila presso i nostri sportelli dopo le 18.00.
3) Sicurezza
La sicurezza fisica dei pochi Colleghi che rimangono all’interno della filiale nell’orario serale, soprattutto in
inverno, è già stata più volte messa a rischio e sottolineata dalle Organizzazioni Sindacali. Infatti si tratta di
filiali grandi ed è spesso difficile per i pochi dipendenti in filiale presidiare i locali.
riepilogati in tre concetti di base:
conciliazione dei tempi di vita e lavoro.
permesso un turno in meno e quindi una gestione più
servizio offerto dalla banca ai nuovi
maggior parte dei nostri clienti più
rmesso izio clientela
Il 19 giugno le Organizzazioni Sindacali si confronteranno con l’Azienda per il previsto incontro trimestrale.
Il nostro CEO, Messina, continua a ribadire che le filiali rimangono l’elemento centrale e che il personale è
strategico .
Partendo da questa posizione che condividiamo pienamente, chiederemo in tale sede che cosa intende fare
l’Azienda per “la Rete” dalla quale si pretendono risultati sempre più “performanti” in modo che
riteniamo discutibile e pressante.
Concordiamo sull’applicazione di un metodo di lavoro, ma questo non può prescindere dagli organici, dalla
corretta gestione del personale, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, e da una tecnologia a
supporto dell’attività commerciale che sia di reale sostegno e non invece di ostacolo, con ennesime nuove
procedure che ricadono sulle filiali senza gli opportuni test di controllo e verifica.
Pretendiamo risposte concrete dalle funzioni aziendali preposte al dimensionamento delle filiali e alle
decisioni delle linee operative che impattano a livello locale.
Tutto questo si rende necessario per poter avviare successivamente una fase di consultazione con le Colleghe
e i Colleghi dell’Area.
FABI- FIRST/CISL-FISAC/CGIL-UILCA-UNISIN
INTESASANPAOLO AREA PIEMONTE SUD
Alessandria, Asti, Cuneo, 5giugno 2017
