L’ormai consueto anniversario quest’anno rischia di passare sotto silenzio, sovrastato dall’enorme risonanza provocata dal terrorismo globalizzato che – proprio con la violenza – sta ammorbando il mondo intero.
UNISIN vuole oggi ricordare ed essere vicina a tutte le Donne, di tutte le età, di tutte le nazionalità, di ogni estrazione sociale, cultura e vita toccate da questo flagello, fattispecie tra le più vergognose della grande piaga della violenza. Parlarne è già un primo passo ma, ne siamo consci, non è sufficiente.
Nonostante i grandi progressi civili compiuti da molti paesi, ancora esistono soluzioni inumane e di estrema crudeltà che vedono protagonisti dolci e innocenti esseri femminili. Il nostro pensiero va a quei barbari luoghi dove ancora si uccidono a sassate donne, madri “colpevoli” di un presunto adulterio o dove si impiccano ragazzine per un’idea e anche ai paesi “evoluti” nei quali la violenza domestica risulta essere la forma di violenza più persuasiva che continua a colpire tante, troppe donne.
Michelle Bachelet, Vice Segretario Generale e Direttore Esecutivo di UN Women, l’agenzia che l’ONU ha recentemente istituito, sottolinea al riguardo la necessità che vengano create forme di cooperazione, dotate di adeguati finanziamenti e competenze articolate.
Ognuno di noi può tuttavia fare concretamente qualche cosa: aiutando le vittime a parlare di situazioni difficili, ascoltandole, sostenendole nella denuncia, facendole uscire dalla spirale perversa della paura.
La paura scava le persone dall’interno e spesso, purtroppo, nessuno vede quanto stia loro togliendo. La paura lavora fino a renderle sottili, instabili, fragili, ammorbando ogni aspetto, anche il più gioioso ed innocente, della vita: nessuno lo merita! Il sopruso e la violenza sono subdoli…combattiamoli!
1522 È IL NUMERO ANTIVIOLENZA
LA SEGRETERIA AZIENDALE
Milano, 24 novembre 2015