Home Comunicati Comunicati 2015 18/9/2015 MEDIOCREDITO ITALIANO – POLO FIRENZE

18/9/2015 MEDIOCREDITO ITALIANO – POLO FIRENZE

01 ottobre 2015 – Intesa Sanpaolo Provis
The Day Before!

A ormai soli 10 giorni dalla nascita “ufficiale” della nuova azienda del Gruppo dedicata al recupero e vendita di beni e crediti ex leasing, è necessario fare un punto zero così da poter comprendere a pieno i motivi del pesante disagio che provano, ormai da tempo, i colleghi destinati a questa nuova “sfida” (come dice l’azienda – ndr.). sia chiaro, un disagio che trova radici e responsabilità aziendali lontane nel tempo. Certo è che questi stessi ultimi 6 mesi non hanno mostrato un inversione di tendenza; tutt’ altro!

Carichi di Lavoro:
Un arretrato che ha iniziato a crescere a dismisura ed oggi divenuto totalmente ingestibile per numero di pratiche (clienti/contratti per gestore). Un problema che, a detta dell’azienda, sarebbe dovuto risolversi con una nuova portafogliazione di cui ancora non si è però vista traccia e anzi si è aggravato a causa dei vari scambi di posizioni fra Assago, Bologna e Firenze solitamente avvenuto senza passaggio di consegna. Un problema aggravato dall’aumento dei volumi dei magazzini alimentato dal sostanziale azzeramento delle vendite.

Procedure:
Burocrazia, un numero sempre crescente di schede (cash flow, Le.gale, ecc.) e file excel da compilare condito da un sistema di delibera spesso lento e farraginoso assieme ad un sistema di deleghe sostanzialmente inesistente. Tutto ciò si somma alle numerose campagne ad hoc (crash program small, mid, targato vintage, ecc.) che nascono e corrono in parallelo al lavoro giornaliero, determinando un pesante rallentamento di vendite beni e recupero crediti.
Procedure ingessate – magazzini pieni – aumento carichi di lavoro; un vero circolo vizioso!

Regole e Normative:
Normative spesso poco chiare o assenti determinanti un modus operandi sulla parola con il risultato di strategie aleatorie e, in alcuni casi, contraddittorie concorrenti ad appesantire e avvolgere nella nebbia le procedure di cui sopra. Regole e normative che necessitano e necessiteranno di formazione ad hoc secondo esperienza e preparazione professionale specifica di ogni lavoratore.
Tutto questo non può che determinare, e lo ha fatto, un clima aziendale pessimo e deteriorato, un aumento esponenziale dei rischi operativi per l’azienda e rischi professionali per ogni singolo lavoratore, un appiattimento di ruolo e deprofessionalizzazione, fino a minare la stessa salute dei dipendenti.

Queste OO.SS. non possono tacere di fronte a questo grave quadro e i lavoratori, che hanno la sola pretesa di poter svolgere il loro lavoro nel migliore dei modi possibile, non possono essere considerati responsabili degli scarsi risultati aziendali e dei rischi operativi generati da tutte queste mancanze sopra enunciate.

Perché i lavoratori destinati a Provis usano, e hanno sempre usato il CERVELLO!

E se l’azienda avesse ascoltato i consigli e suggerimenti presentati di chi questo lavoro lo ha fatto da anni tutti i giorni, forse non saremmo arrivati alle difficoltà odierne.
Queste OO.SS. resteranno per questo a fianco di questi lavoratori e continueranno a mantenere vivo e costante presidio di quel che avviene nel perimetro di Provis perché si tratta di colleghe e colleghi ad oggi di MCI e anche dopo direttamente collegati a MCI.
Si auspicano inoltre che l’azienda voglia far tesoro di questi suggerimenti e approntare tutte le azioni necessarie a risolvere le criticità presenti.

Vigileremo costantemente in merito!

Firenze, 18/09/2015
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UISIN
Mediocredito Italiano – Polo Firenze

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